Soufflé di lardo e pepe rosa con salsa di castagne e noci

by Annarita Rossi
Io e lui ci siamo sempre tenutilontani. Apparteniamo a due mondi troppo diversi, io pratica, concreta, legataalla tradizione popolare, lui sofisticato, effimero, volubile. L’ho sempreguardato dal basso, ammirato e odiato allo stesso tempo e non avrei mai pensatodi averci a che fare, fino ad oggi. Un po’ come quando fantastichi di incontrareil tuo cantante o il tuo attore preferito, sogni di parlare di mille cose, loimmagini simpatico, affabile, poi accade che ti capiti di vederlo davvero e tiprende il panico, l’ansia da prestazione e vorresti solo scappare. Ecco, io ilsoufflè, perché è di lui che stiamo parlando, non credevo di doverlo/volerlo fare almenonell’immediato. Eppure in qualche parte recondita devo invece averlo pensato se,anni fa, prima del blog, avevo comprato delle cocottine proprio per il soufflè, probabilmentedevono essermi sembrate carine e le ho acquistate ma, sono rimaste fino ad oggichiuse a prendere della polvere. 
Poi arriva lei creativa, sognatrice evisionaria che, molto candidamente, invitata a scegliere la ricetta del mesedell’MTC, dice “niente paura è solo un soufflè”. Chiaro! Perché io, secondo lei,ogni mattina mi alzo e faccio un soufflè….se invece era una ricetta difficileche ci faceva fare? Un soufflè carpiato con avvitamento? 
Ho seriamente pensatodi passare questa volta, convincendomi che una volta dai, cosa sarà mai …e invece lavoglia di provare è stata tanta, la curiosità, la difficoltà, il vedere quantisoufflè meravigliosi stavano postando i partecipanti dell’MTC e allora hopensato di buttarmi…. con il paracadute però. Mi sono affidata a combinazioni digusti che ho già sperimentato e mi piacciono molto (almeno qualcosa  cui aggrapparsi santo cielo!) castagne, noci,lardo e pepe rosa. Un soufflè che racchiude i sapori del bosco quelli più mistanno a cuore. Il resto è fato, destino e magari un po’ di tecnica và….

Una ricetta sofferta ad ogni passaggio,dagli stampini imburrati e congelati agli albumi montati, al naso spiaccicatoal vetro del forno per vedere se l’impasto gonfiava e poi le foto più velociche abbia mai fatto, per riuscire a immortalare la cupola prima del collasso. Ilrisultato c’è stato, ottimo il sapore e, non ditelo a Fabiana, ma mi sono puredivertita. Io e il soufflè ora siamo vicini grazie a lei e sto già pensando al prossimo.

Per 4 pax monoporzione servono:

Per il soufflé:

 
Panna fresca150 ml

Maizena 1 1/2 cucchiai da minestra

Burro 15 g di + quanto basta perungere gli stampi

Uova 3 medie

Lardo di Colonnata 80 g

Ricotta di capra 30 g

Rosmarino un rametto

Pepe rosa 3 grani

Sale

Pepe

Noci (io della Garfagnana) asufficienza per ricoprire fondo e bordi degli stampi, circa 4 cucchiai

Per la salsa di castagnee noci

Cipolla piccola 1

Carota 1

Gambo di sedano 1

Finocchio ½

Bacche di ginepro 3

Burro 30 g

Farina di castagne 3 cucchiai

Noci tritate a piacere

Pulire tutte le verdure, cipolla,carota, sedano e finocchio. Tagliare delle stesse dimensioni, mettere in casseruolaCoprire a filo con acqua fredda e portare lentamente ad ebollizione. E’decisamente opportuno tagliare le verdure in modo che coprano più superficiepossibile, cuoceranno più velocemente e non perderanno né colore né sapore.

Lasciar andare circa 15 minuti, Scolareschiacciando molto bene le verdure per ricavare il massimo della polpa.

Filtrare nuovamente passando ilbrodo allo chinoise.

Mettere il burro in una padella efarlo sciogliere lentamente, unire la farina e preparare il roux. Aggiungere ilbrodo poco alla volta fino a formare una crema densa (circa 150 ml) senzagrumi. Salare e pepare- Tenere da parte
Innanzitutto scaldare il forno a 200° C

Con unapennellessa imburrare generosamente gli stampi o lo stampo che devono esserepuliti ed assolutamente asciutti, ungere fondo e bordi. Questo è un passaggio assolutamentefondamentale!

Con lostesso criterio spargere le noci tritate negli stampi in modo che ne sianointeramente ricoperti avendo cura di non toccare più l’interno con le dita.

Riporre infrigo fino al momento del riempimento, volendo anche in freezer. Non trascurarequesto passaggio!!

Ripassareancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddare nuovamente.

Mescolare lamaizena con poca panna fresca fuori fuoco.

Portare adebollizione la restante panna, raggiunto il bollore unire il mix panna maizenamescolando sempre.

Abbassare lafiamma e proseguire la cottura aiutandosi con una frusta a mano fino adottenere una crema spessa.

Allontanaredalla fiamma ed unire il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare.

Rompere leuova tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendocura di non toccare questi ultimi con le mani.

Unire ituorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre ilsuccessivo.

Unire allamassa il lardo sminuzzato e ridotto in pasta con un mixer insieme al rosmarinoe al pepe rosa e mescolare.

Salare,pepare, e mescolare bene.

L’ultimaindispensabile operazione è quella di montare gli albumi.
Devonoessere ben stabili, ma non di cemento armato. Ci si può aiutare unendo qualchegoccia di limone che aiuta la montatura rendendola stabile. Gli acidi sono fantasticiin certe situazioni. Con delicatezza ed in più riprese unire gli albumimontati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con unaspatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant.
 

La massadeve risultare ben omogenea.

Versarenegli stampi (o nello stampo) arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.

Lisciaredelicatamente la superficie con la spatola.

Infornareimmediatamente e cuocere senza mai aprire per 15/18 minuti gli stampi piccolioppure 25/30 minuti in caso di stampo unico.

In ogni casosorvegliare ed estrarre quando gonfio e ben dorato in superficie.

L’esternodeve essere compatto, l’interno morbidissimo, umido e soffice come una nuvola.

Accompagnarecon la salsa alle castagne cosparsa di noci tritate e qualche fiore dirosmarino per guarnire.

Per lacottura si possono utilizzare tutti i tipi di contenitori, purchè ovviamenteresistenti al calore, tazzine, cocottes, bicchierini, vasetti.
Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge n.37 

32 commenti

ilaria lotti Marzo 24, 2014 - 5:14 pm

non è una serenata d'amore…ma ti adoro!!!

Rispondi
Annarita Rossi Marzo 24, 2014 - 5:56 pm

ahahah Ilaria…contraccambio. Un bacione.

Rispondi
Giorgia Riccardi Marzo 24, 2014 - 5:27 pm

ciao annarita, mi sa che questa sfida è stata una della più sofferte dell'mtc…condivido la tua "sofferenza"…ma alla fine il risultato è stupendo, bravissima!
un abbraccio

Rispondi
Annarita Rossi Marzo 24, 2014 - 5:57 pm

Grazie, si questa volta davvero è stato un parto ma sono contenta di averlo fatto. A presto. Un bacione.

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Fabiana Del Nero Marzo 24, 2014 - 5:51 pm

Da bambina/ragazzina sognavo di sposare Terence Hill.
Avevo accuratamente studiato l'incontro e pure la mia salita a cavallo( sì perchè c'era anche un cavallo di mezzo, lui mi aspettava direttamente nella mia stradina ai margini della Via Aurelia).
Fortunatamente questo sogno è decaduto prima che Terence si trasformasse in Don Matteo, francamente adesso non ce l'avrei più fatta, ma forse lui neanche prima!

Torniamo a noi: in te c'era una voglia sopita di soufflé ed adesso finalmente si è palesata!!!

Una combinazione che racconta i sapori del bosco, ma che va bene per tutti i luoghi, tutti i laghi ….insomma quella roba lì.
Da bosco sì, ma pure da riviera!

Anche in Liguria castagne e noci sono sapori previsti in tante salse, zuppe, ripieni, minestre dolci……ancora mai in un soufflé e direi che ci voleva:)

Per i miei gusti robusti il sol leggere gli ingredienti equivale ad una resa totale dei sensi: lardo di colonnata( no, niente può essere straordinariamente più ghiotto!!!), noci della Garfagnana, tutto il profumo del rosmarino, la morbidezza elegante della ricotta, ma di pecora.

Bella mossa pensare alle noci tritate per rinforzare la copertura delle cocottes.
Colpo di classe con il roux che nasce dalla farina di castagne, ma cavoli……mai pensato a questa opzione prima di adesso. Ora, chiaro, la cosa mi sembra immediata:))))

Poi il tuo soufflé si arricchisce dell'untuosità e della forza aromatica del lardo lavorato con il rosmarino( coppia felice) alleggerito dalla sferzata pungente ed agrumata del pepe rosa.

Chiudi con il tocco di grazia del fiore di rosmarino che perfeziona quella virgola di salsa già impreziosita dalle noci tritate.

Eh no cara, tu ed il soufflé siete parenti, arrenditi al fatto che non vi lascerete più.
Annarita, libera il soufflé che è in te perchè questa liaison produce risultati imperdibili per tutti noi e di grande, grandissimo carattere.

Ben fatto e mille grazie!!

Rispondi
Annarita Rossi Marzo 24, 2014 - 5:59 pm

Oddio Fabiana…va bene se ti dico solo GRAZIE? e poi che anch'io stravedevo per Terence con quel suo fare da macho gentile con occhioni azzurri da togliere il fiato…anche a me è passata per fortuna. Un abbraccio.

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Alessandra Gennaro Marzo 27, 2014 - 6:15 am

ok, outing per outing: pure io.
E ora, non ci resta che aspettare l'amatore, per Bud Spencer. Intanto, son sicura che lo troviamo 🙂

Rispondi
Annarita Rossi Marzo 27, 2014 - 8:03 am

Gennaro l'età è quella e gli idoli sono i solliti per tutte…..certo Fabiana aveva fatto proprio il film….io mi limitavo a vedere tutti i film ….

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poverimabelliebuoni/insalata mista Marzo 24, 2014 - 6:05 pm

Io infilerò le acciughe ovunque ma anche tu con le castagne e la farina di castagne non scherzi!!! Bella prova!

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Annarita Rossi Marzo 24, 2014 - 6:29 pm

Cristina hai ragione solo tu puoi capirmi…..è la natura che chiama <3

Rispondi
Chiara Setti Marzo 24, 2014 - 6:32 pm

il mio è uscito una mezza schifezza ma questo….è una meraviglia!! complimenti!!

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 7:48 am

Ti assicuro che 3 secondi dopo la foto è crollato miseramente, buono ma moscio. Grazie a presto.

Rispondi
๓คקเ Marzo 24, 2014 - 7:41 pm

Noooooo!!!! AnnaRita, mi stai dicendo che a momenti non partecipavi e ci facevi perdere una meraviglia del genere, con la delicatezza di questi sapori fusi insieme? Disgraziata!!!! Meno male che hai cambiato idea!!!!
Quella salsa è meravigliosa e si sposa alla perfezione con il delicatissimo lardo di Colonnata e il pecorino.
E… sai una cosa? Pure io ho usato i fiori di rosmarino, nell'ultimo soufflé (non ancora pubblicato), per dare freschezza alla salsa. Ancora una volta… una corrispondenza di golosi sensi! :-p
Un abbraccione e complimenti!

Rispondi
Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 7:49 am

Mapi ho visto le tue proposte e devo dire che tu e il soufflè siete più che amici, lo hai declinato, è proprio il caso di dirlo, in tutte le salse… Grazie. Un bacione.

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Forno Star Marzo 24, 2014 - 8:19 pm

Vedi ad essere previdenti??? Io non mi sono fatta richiamare (per una volta sola, ma è stata iella sbagliata) dal fascino delle cocotte … anche perché non pensavo mai di farlo! Poi arriva l'MTC e ti fa fare le cose più impensate…
E comunque, visto le tue lamentele dei giorni scorsi, devo dire che hanno funzionato alla grande e hai fatto una ricetta strepitosa… ma da te sono abituata a vedere solo cose strepitose!
P.s. complimenti anche per le foto, saranno state le più veloci della tua vita ma hanno reso alla grande!

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 7:50 am

Io l'ho detto, partecipo ma poi mi sopportate…..e pensa che ora vorrei farne un altro. Un bacione.

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Giulietta | Alterkitchen Marzo 24, 2014 - 10:23 pm

Guarda, io ieri alle prese col soufflé e priva di cocotte adatte stavo per arrendermi e cuocerlo nella ciotola del cane.. poi ho desistito ed ho utilizzato cocotte di ogni genere e sorta 😀

Il tuo soufflé è veramente meraviglioso..non solo per le tue foto come sempre bellissime, ma anche e soprattutto per gli abbinamenti azzeccatissimi e che tanto dicono di te e della tua terra

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 7:52 am

Bellissimo nella ciotola del cane così la pappa era pronta…cane viziato con il soufflè. Beh dai meno male che hai trovato delle alternative, secondo me sono anche più belle delle solite cocottes . Bacio.

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La Cucina Spontanea Marzo 24, 2014 - 11:05 pm

Anche temevamo il soufflé, ma proprio come te alla fine ci siamo ritrovate a guardarlo entusiaste attraverso il vetro del forno, mentre si gonfiava. Ti dirò di più, abbiamo iniziato a ridere quando dopo nemmeno due foto ha iniziato a collassare. Però ora che ho scoperto questa ricetta non la mollo più!!!un bacione, Chiara

Rispondi
Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 7:53 am

L'ho visto il vostro è bellissimo e bello gonfio pure. Siete bravissime. Bacio.

Rispondi
Monica Giustina Marzo 25, 2014 - 9:30 am

Ma cos'avevi da temere tu dal Sig. Soufflè? Hai realizzato una bellezza, una goduria per il palato che se solo potessi averla ora qui…magari!
Bello, bilanciato con lardo e ricottina che si tengono per mano e corrono ad abbracciare le castagne, in un tripudio di profumi, e quella nota violetta dei fiori di rosmarino…davvero bello e un poco romantico 😉
Se solo potessi vedere qualche fiorellino nei miei prati ancora inV(f)ernalmente sommersi di neve…

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 7:54 am

Bella la neve e quando arrivano i primi fiori che spuntano qua e là sono meravigliosi. Grazie grazie. un bacione.

Rispondi
la signorina pici e castagne Marzo 25, 2014 - 10:23 am

benvenuta nel gruppo di sostegno: soufflè non ti temo!
mi pare di capire che ci siamo buttate tutte con una sorta di timore reverenziale ma alla fine ce l' abbiamo fatta!!!
il tuo mi piace da matti, e ti dirò, avrei voluto pensarci io!!! quella salsina con farina di castagne promette taaaanto ma taaaaanto bene!!!!!
bacio grande!!!
p.s.: per non parlare del lardo eh…….. genio……

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 7:56 am

Ti mancava una ricettina con le castagne dopo quell'orda che ti ha sommersa quando è stato il tuo turno di MTC? no perchè potremmo aggiungerne ancora a quella lista. Un bacione.

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Lara Bianchini Marzo 25, 2014 - 2:29 pm

fantastico l'abbinamento dei sapori, buono buono da leccarsi i baffi, poi per il resto mi sembra di capire che siamo state tutte li col naso incollato al vetro del forno, paura e ammirazione insieme, sto soufflè ci ha mandato in palla ma ci ha anche reso più sicure di noi 😉

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 8:28 am

Si proprio in palla….però poi c'è la soddisfazione di vederlo gonfiarsi . Un bacione.

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Patty Marzo 25, 2014 - 7:58 pm

Io e te davvero abbiamo qualcosa…non ho letto una sola ricetta ad oggi ed ho aspettato per non essere condizionata dalle ricette visto che non avevo alcuna idea. Poi, guardo la prima foto e vedo quei fiori di rosmarino, gli stessi che ho messo sulla mia salsa…e sono scoppiata a ridere. Di cuore. Perché la foto è tua ed io e te in qualche modo ci rincorriamo! Ricetta fantastica che ti assomiglia e che mi fa gola al solo pensiero. Un forte abbraccio, Pat

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 8:30 am

Patty ormai non so più che dire, pure la farina di noci per lo stampo….un caso clinico via. Un abbraccio.

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roberta Marzo 26, 2014 - 6:56 am

Io son quella che usa gli ingredienti "strani" con i quali ha imparato a convivere nella sua vita raminga, ma sapeste la nostalgia e la commozione, l'invidia anche, quella buona, che mi pigliano quando vengo a leggere le vostre ricette fatte con i grandi prodotti della nostra bella e maltrattata Italia. Esecuzione perfetta Annarita, complimenti.

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Annarita Rossi Marzo 26, 2014 - 8:32 am

In effeti Roberta io devo tradurre già il titolo dei tuoi piatti, ingredienti talmente particolari da farmi quasi timore…ma io invidio te che invece hai una cultura grastronomica che spazia e si allarga ogni volta che ti sposti. Un abbraccio.

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Alessandra Gennaro Marzo 27, 2014 - 7:24 am

sono entrata nel tuo blog con lo stesso spirito con cui si entra in una sala parto, viste le doglie dei giorni scorsi: ll'unica differenza è che, al posto del solito "è maschioo è femmina?" la domanda di rito era "si ammoscia o sarà gonfio?". la risposta me l'han data le foto, per quanto riguarda l'aspetto, e gli ingredienti, per quanto riguarda il carattere: sotto la scorza ruvida, un'esplosione di sapori, quelli con cui esprimi meglio la tua bravura e la tua versatilità. Ergo, che dire se non riprenditi un po'- e poi fai subito il secondo? 🙂

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Annarita Rossi Marzo 27, 2014 - 8:04 am

Alessandra non mi provocare che poi ti prendo in parola….Un abbraccio.

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