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Togliere dal frigo e lasciar a temperatura ambiente per 2 ore e comunque fino aquando l’impasto risulti gonfio. Ribaltare sul piano da lavoro, stendere con lemani, senza schiacciare, ma allargando l’impasto dal centro verso il bordo,infilare le mani sotto il disco di pasta fino a poggiarlo su metà avambracci etraferire in una teglia oliata.
Ogni giorno la tua assenza mi tiene compagnia. E’ rabbia,dolore, incredulità e malinconia ciò che sento eppure, pensare a te giovane edinamico, allegro e coraggioso, divertente e generoso mi provoca una piacevolesensazione, uno stato dell’anima dove sento calore, un luogo e un tempo dovetutto era come doveva essere e al quale cerco di aggrapparmi. Non amo parlaretroppo di cose così intime, perchè, come mi ha detto un’amica una volta, io parlotanto ma non dico e la sofferenza preferisco che rimanga dentro, nascosta dalla solita maschera,però, quando Antonietta ha proposto la pizza per l’MTC non potevo non ricordarela tua pizza che ho ribattezzato Sekeni Abareqqa il nome touareg che aveviscelto per il tuo tour operator che organizzava viagginel deserto del Sahara che amavi tanto.
Da ragazzo, mio fratello, per avere qualche soldo in piùfaceva il cameriere in una delle più famose pizzerie del paese, lavoro che èdurato anni e che gli ha permesso di avviare la sua attività di tour operatorprima e di documentarista di viaggi poi. Le tante pizze sul menù, provate eriprovate non lo soddisfacevano più e in una serata tranquilla quando anche gli ultimi clienti se ne erano andati, provò questaversione. Da quel giorno in pizzeria come a casa quella divenne la pizzache la mamma faceva sempre insieme alla margherita.
Una pizza bianca (alla quale io ho aggiunto unpo’ di farina di farro) farcita con mozzarella e capperi e tanto pepe e ilprosciutto cotto abbondante appena uscita dal forno. Una pizza tanto semplicequanto gustosa che ora mi provoca una nostalgia infinita. Sekeni Abareqqasignifica “mostrami il cammino”, ecco, ora potresti mostrarmelo tu che il mio siè un po’ perso?
Pizza conlievito madre con prefermento
Per la pizza
farina W 260proteine 13%300 g
150 farinadi farro
320 ml diacqua
130 g dilievito madre
15 g di sale
Per la farcitura
Mozzarella 1
Prosciuttocotto 1hg
Pepe
Capperi una manciata
Procedimento
Scioglierecon un frullino il lievito madre con 130 ml di acqua, aggiungere 130 g difarina bianca, incorporare velocemente e lasciar riposare per 2 ore.
Setacciareil resto della farina compresa quella di farro, trasferirla in una ciotola,fare la fontana, aggiungere il lievito madre, il resto dell’acqua e il salesulla farina, verso il bordo della ciotola.
Iniziare a impastarefino a ottenere un impasto morbido poi ribaltare sul piano da lavoro eimpastare per una decina di minuti, sbattendo e piegando più volte con il metodo strech and fold.
Fare una palla, trasferirla inciotola, coprire con pellicola e mettere subito in frigo. Lasciar maturare 8/10ore o di anche di più.
Togliere dal frigo e lasciar a temperatura ambiente per 2 ore e comunque fino aquando l’impasto risulti gonfio. Ribaltare sul piano da lavoro, stendere con lemani, senza schiacciare, ma allargando l’impasto dal centro verso il bordo,infilare le mani sotto il disco di pasta fino a poggiarlo su metà avambracci etraferire in una teglia oliata.
Lasciar lievitare altre 2 ore.
Riscaldareil forno alla massima temperatura (250° il mio) per almeno 20 minuti senza maiaprire lo sportello, condire la pizza aggiungendo la mozzarella tagliata afettine, i capperi e una generosa macinata di pepe e infornare sul ripianocentrale e cuocere per 20 minuti circa.
Con questa ricetta partecipo all’ MTC 58
16 commenti
Annarita, che dire, mi è scesa la lacrimuccia, mi sento solo di dirti che i ricordi anche se sono dolorosi fanno compagnia. Credo che debbano far parte di noi e non debbano essere scacciati ma vissuti come hai fatto te con questa pizza!
Ti mando un abbraccione
Grazie Ambra mi tengo stretta tutti i ricordi belli, quando era giovane e scavezzacollo mi chiedevo perchè sentisse il bisogno di andare sempre e ora dopo tutto quello che è successo mi dico che ha fatto bene a viversi la vita in quel modo. grazie.
Bellissima la tua pizza sopratutto perché ricca di ricordi e se come penso fare la pizza ci vuole amore e passione la tua ne è ricchissima
Un abbraccio i nostri cari ricordandoli saranno sempre cpn noi
Ciao Manu
Grazie Manu, ogni volta che la faccio lo penso e questo mi rende felice. A presto
il cammino non lo hai perso…. hai solo preferito camminare sul bordo non asfaltato..ma non lo hai mai perso…. adoro la tua pizza e non solo per gli ingredienti scelti…ma per la nostalgia, e quel tanto di te che ci hai messo dentro…un abbraccio grande!
dici? lo spero perchè a volte mi sento persa. grazie Flavia so che parli con cognizione di causa purtroppo e mi capisci. <3
Buona altrochè! …quel prosciutto lì sopra e la croccantezza devono essere divini!
E' molto buona e il prosciutto cotto, sopra, messo a pizza cotta si scalda leggermente ma mantiene la consistenza. Grazie.
Mi sono commossa …. bravissima
Nadina ho pensato tanto se scrivere o meno poi non potevo non ricordarlo e parlare della sua pizza. <3
Annarita cara che onore per me che tu abbia parlato della pizza di tuo fratello.
Ma vedrai strada facendo ti verranno in mente tante altre cose ( e parlane tranquillamente) che sebbene ti faranno sentire la mancanza, poi con il passare del tempo vedrai tutto questo come un'eredità che ti ha lasciato e che riesce persino a lenire quelle ferite che oggi sembrano ancora inguaribili.
Sulla pizza cosa dire?
E' speciale come lo era lui e come sei tu
Grazie
<3
Il cibo. Se raccontato,così come hai fatto tu, smette di esser solo cibo e diventa nutrimento per l' anima. Grazie.
Parole stupende. Grazie infinite.
Bello, caldo, tenero, commovente e anche carico di personalità questo ricordo legato ad una pizza carica di…personalità come tuo fratello.
un abbraccio
Grazie lo apprezzo tanto.