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Mi hanno fatto impazzire. Le ho odiate tanto, al punto divolerle chiamare “tapas maremma maiala” dalle volte che ho pensato o pronunciatoqueste parole mentre immaginavo o studiavo le ricette. Le tapas, queibocconcini sfiziosi che affollano i banconi dei bar spagnoli, ordinate per tipoo colore che hanno un sexappeal talmente prepotente da ubriacarti di odori,colori e gusto che ne mangeresti a raffica, senza soluzione di continuità . Perla sfida mensile dell’MTC Mai, del blog il colore della curcuma, ha propostodi realizzare di tre tipi di tapas:tapas propriamente dette, montaditos e pinchos che avessero però un filo comune. Ecco,appunto, il filo, che nel mio caso è diventato una matassa ingarbugliata. Leidee in verità erano chiare, volevo fare un tributo a Barcellona, città che amoe chi mi ha regalato il sogno più grande, quello di diventare mamma. Ho pensatodi affidarmi ai gialli di Alicia Ximenes Bartlett nei quali Petra Delicado, laprotagonista, risolve brillantemente casi di omicidio nelle strade di Barcellonacon l’aiuto del suo vice Fermin, fermandosi spesso alla Jarra de Oro o inqualche bettola per bere e sbocconcellare qualcosa. Ho sfogliato tutti i libriavanti e indietro alla ricerca di qualche spunto ma, alla fine, mi sono arresa,avrei dovuto rileggerli tutti per trovare qualcosa. Sono finita alle RicetteImmorali di Montalban che poi sono state d’ispirazione per un altro progetto.Ho vacillato poi, un pomeriggio, accompagnando una amica a fare la spesa vedo unaconfezione di chorizo che mi guarda, è stata subito sintonia, il segno che aspettavo.Il filo è quello che lega me a Barcellona e allora sono nate le tapasgarfagnino-catalane. Mai, te possino!
Nelle mie frequentazioni a Barcellona, adire il vero, non ho mai tapeato perché ho scoperto che, chi non tapea incompagnia, non si diverte. E’ successo a Benicasim, a sud di Valencia, unasettimana in aprile in un appartamento offerto dalla mia amica Dunja. Io eMichele ci siamo adattati subito alla vita spagnola: colazione alle 13, pranzoalle 16 e cena alle 22. Guardavamo sempre quelle spettacolari tavole imbanditedi ogni forma di tapas ma non sapevamo bene come fare. Nell’appartamentodavanti al nostro arrivò il fratello di Dunja con la fidanzata e il padre e lasera uscimmo a cena con loro. Prima della cena ci fu il giro di tapas: non misono mai divertita tanto, non ricordo neanche una delle tapas mangiate, forse percolpa dell’alcool ma, la leggerezza e l’allegria quella sì.
Polpette di lesso divine con alioli (pinchos)
Per circa 50mini polpette
Lesso 300 g
Parmigianograttugiato 40 g
Tuorli 2
Sale
Pepe
Farina perinfarinare le polpette
Uovo 1
Pangrattato perripassare le polpette
Olio perfriggere
Besciamella300 g
Per labesciamella:
Burro
Farina
Latte
Sape
Pepe
Tritare illesso con il tritacarne. Preparare la besciamella facendo sciogliere il burro,aggiungendo poco alla volta la farina fino a che il burro riesce ad assorbirlapoi versare a filo il latte caldo fino a formare un composto liscio e morbido.Aggiustare di sale e pepe.
Unire allabesciamella il lesso, il parmigiano, i tuorli e un pizzico dipepe poi mescolare bene. Prendere un po’ di composto e con le dita formaretante piccole palline che devono essere passate prima nella farina, poinell’uovo, leggermente sbattuto, e infine nel pangrattato.
Friggere inolio ben caldo fino a che non diventeranno dorate.
Per l’alioli (ricetta rapida senza mortaio)
Olio 200ml
Succo di limone qualche goccia
Sale un pizzico
1 uovo
1 spicchio d’aglio
Mettere tutti gli ingredienti nella ciotola del mixer einiziare a frullare senza mai muovere il mixer, dal basso inizierà a formarsi l’alioli.Smettere solo quando tutto l’olio sarà stato inglobato.
Inserire 3 polpette in uno stecchino e servirle in unvasetto di vetro con alioli.
Torta di farro con chorizo (tapas)
Perl’impasto:
Farina 100 g
Lattetiepido
Sale
Olio
Per lafarcia:
Farro dellaGarfagnana 200 g
Ricotta 250g
Parmigiano30 g
Uova 1
Chorizo 50 g
Sale e pepe
Impastare lafarina con il sale e l’olio aggiungendo via via il latte tiepido, fino adottenere una pasta liscia e omogenea. Nel frattempo lessare il farro in acquasalata, lasciandolo al dente. Una volta scolato il farro, passatelo nell’acqua fredda e unitelo alla ricotta, al parmigiano e alle uova.Unire il chorizo tagliato finemente e aggiustare di sale e pepe. Stendere lapasta e foderare una teglia, precedentemente imburrata e infarinata (outilizzando la carta da forno), poi riempire con l’impasto. Cuocere in forno a200° per circa 30 minuti. Tagliare a fette e servire.
Focaccine di castagna con ricotta di pecora e noci con jamonserrano (montaditos)
250 g di farina
50 g di farina di castagne della Garfagnana
170 ml d’acqua
Lievito di birra 6 g
Sale
Ricotta di pecora 200 g
Jamon Serrano 100 g
Granella di noci
Unire le farine e versare l’acqua con il lievito, per ultimoil sale. Mescolare fino a formare un composto omogeneo. Lasciar riposare per almeno3 ore. Stendere l’impasto e formare tante piccole focaccine con un coppa pasta.Cuocere in forno a 220° C per 20 minuti. Servire con ricotta di pecora,granella di noci e jamon serrano.
Con questa ricetta partecipo a alla sfida 60 dell’MTC
26 commenti
Sei fantastica! Le preparo per il prossimo incontro del circolovizioso, garantito! 🙂
Uhhhhh ma grazie.
Favolose le tue tapas, come tutto quello che esce dalla tua cucina!
Il chorizo lo cerco da tempo immemore, la prima volta che mi capita sottomano lo compero e allora… non ce ne sarà più per nessuno!
Grande Annarita, altro che te possino e filo conduttore come una matassa aggrovigliata!
Mapi grazie, il chorizo l'ho trovato al Penny così come il jamon serrano. Non so se era lì solo per un'offerta o un tributo alla Spagna ma c'era. Un bacione
anche tu chorizo 🙂 belle proposte al sabor Garfañana- España 😉
l'ho trovato per caso, per la prima volta, era un segno.
ti ho vista che sfogliavi i libri cercando di scovare qualche indizio sulle tapas preferite di Pedra! Ma quella beve più che altro mi pare, o è indaffaraa a risolvere gialli, e in quanto a fantasia e immaginazione tu non le sei certo seconda! Bellissimo il tuo filo! Un abbraccio. Giuli
Infatti Petra beve e basta semmai è il suo vice che è un buongustaio. Grazie.
Ma che meraviglia Annarita!!! Già dal titolo il tuo post mi aveva molto intrigato, ma i piatti sono proprio fantastici!!!
Sono semplici ma sanno di Spagna come piace a me. Grazie Sabrina.
eeeheheheh cara mia! L'hai voluto tu! Tanto lo so che te ne esci sempre alla granda da qualsiasi situazione, perché si tutti abbiamo un dono credo che tu ne abbia più di uno. Perché a parte la manualità , e l'inventiva, sei perseverante e non ti arrendi, ma sempre metendoci il cuore, ecco perché i tuoi sono capolavori (in tutto!) E mi verrà sempre in mente quel pomeriggio da Pablo, con te e Ilaria e quella sac a poche e la crema rosa!!! Detto ciò io verrei subito a vivere in Garfagna vicino a te, basta che si schiodasse la "cozza" che ho come marito, allora vi porterei di tapeo a casa mia!!!
Anzi cominciamo prima e quando vieni a Milano vi porto in un posticino! (Ricordamelo)
Le tue tappe le dovrei commentare, lo so, ma non sarebbe giusto. Credo che non andrebbe fatto partecipare chi ha a pena vinto perché in fondo in fondo, (lo dico per sperienza), soffre della sindrome di "ancora" o meglio conosciuta come: "non è mica male fare il giudice del concorso più figo di cucina sul web…! Perché un po' di nostalgia ti viene, e ce un qualcosa che ti spingere a vincere di nuovo.
Perché dici del filo conduttore, che più che filo è diventato matassa, ma se come me ti piace sciogliere i nodi, allora ti sei "divertida" e si è visto!
Perciò se comincio devo farlo dai pinco, perché si è ormai capito che ci tengo a queste bontà infilzate, e qui mi hai fatto ricordare, senza saperlo le crocchette della domenica, in rotondo, ma sono loro!!! Le devoravamo, grandi e piccini!!! Poi ci hai abbinato l'alioli e poi basta, non ho capito più nulla!!! E non centra l'alcol.
Ma non ti è bastato e hai infierito con una torta salata, ne vado matta io ma chi non ne è goloso? Con il chorizzo abbinato al farro, che credo sia una combinazione perfetta, anzi, potrei anche dirti una cosa, se non fosse stata torta salata, mi ci vedo bene anche una zuppa di farro e chorizzo, hai presente la favada asturiana, o i pucheros castigliani? Ecco lì il bello, che sembra come se tu, questo "pucherò l'avessi messo dentro la torta! Ole!!!
Devo dirti cosa ne penso anche del montadito?
Le foccacine di farina di castagna con la pecora, le noci ed il maiale, sarebbero un inno alla Spagna profonda!
un abrazo de corazón!
Come si fa a non amarti? è proprio impossibile. <3
ma solo io sono preoccupata ?????
🙂
Tapas maremma maiala erano da ribaltarsi. Ma poi ti sei comportata da brava donnina e sei rientrata in carreggiata. Quella strada che percorri sempre dritta come un toro e che sforna risultati stratosferici. Come queste tapas che parlano di te e della tua storia d'amore con Barcellona (abbiamo qualcosa in comune).
Grande Annarita. Ti abbraccio forte.
Conosco il tuo amore per Barcellona e la riconoscenza che provi nei confronti della Spagna grande come la mia. Si tapas maremma maiala era bellissimo ma ti giuro che c'ho pensato.ahahah un bacione .
io pure, le aspettavo, le tapas maremma maiala.
e chissa' che prima o poiiiiiiii…
Direi che l'imbarazzo del come funziona l'abbiamo avuto un po' tutti 😀 Sicuramente essere portati da qualcuno del posto o che conosce le usanze è un grande aiuto. Ma una volta che parti, è praticamente finita! ahahah
L'ispirazione è quella che guida questo gioco e tu direi che sei stata illuminata 😀
Fabio
Che divertimento, è stato bellissimo e come dici tu quando parti parti, il bello è che alla fine non ricordi nulla di cosa e quanto hai mangiato. Un bacio.
guarda che io ho tapeato coi signori di cui sopra…
o erano degli altri?
e chi si ricorda piu'??? 🙂
Mi dispiace che le hai odiate… ma sono uno spettacolo le tapas garfagnine… la torta col chorizo… Sono troppo vicina all'ora di pranzo! 😀 Un bascione cara!!
Io avrei fatto il bagno nell'alioli, una goduria vera. Mi sono piaciute e se ritrovo il chorizo potrei anche rifarle. Grazie.
belle foto e bella presentazione e immagino anche molto buone!
Grazie, Grazie.
Che meraviglia quelle polpette!! Mi ci andrebbero proprio! condivido l'amore per Barcellona e i profumi Garfagnini (come sai) 😉 Un abbraccio e spero a presto
Ambra
quando ho letto che hai scoperto le tapas solo in compagnia, perche' con michele non riuscivi a ingranare ho avuto un flash, visto che a me e' successo (e succede) lo stesso. Col marito si va al ristorante, con gli amici a tapeos.
Solo che ora mi sto chiedendo se non e' che il problema siano i mariti… 🙂
Favolose, tutte e tre!
E Barcellona la ringrazio pure io perché ti ha donato quel gioiello di figliuolo con gli occhioni grandi. e perché anche grazie a lui sei quella che sei. Poi oggi che è un giorno così speciale…
Le polpettine fatte con la besciamella… solo a te poteva venire in mente una cosa così buone! E la torta salata… non ne parlo. Per le focaccine scelgo un'altra farina, ma me le fai, vero? Ti abbraccio… presto!
Tutti sti puntini solo perché la Van Pelt ha già commentato, se no chi la sente…!