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E’ ricominciato l’MTC etutto è cambiato. Rimane, è vero, un argomento sul quale sfidarsi ma, l’MTC èdiventato ufficialmente una scuola, con docenti e studenti, con dispense estudi da affrontare, confrontandosi, e voti finali. Il primo argomento cui far fronteè il cestino del pane: pane, panini, crackers e/o grissini e focaccia, variabilia seconda del gusto personale e abbinati al menù che si vorrà andare acostruire. Un lavorone a dir poco, non solo per realizzare tutto il cestino ma, perpensare agli abbinamenti con le preparazioni future.
E’ stato in Grecia,mentre cercavo di prendere sonno, che mi è venuta l’idea. Avete presente inquanti ristoranti ci sono menù per bambini? Quasi in tutti e sono di unatristezza infinita: tutti uguali, presentano pasta al pomodoro, cotoletta epatate fritte come se i bambini non mangiassero o non gradissero altro. Credoche i bambini debbano mangiare come gli adulti, magari evitando pietanze troppopiccanti o con ingredienti non proprio adatti a un palato ancora “vergine” ma,devono sentire i sapori e essere educati a mangiare bene. Eviterei proprio unmenù per i piccoli tuttavia, se proprio deve essere, che almeno sia ricco,colorato, appetibile e sano.
Mi sono chiesta cosa vorrei vedere quando, unavolta seduti, il cameriere chiede cosa desideriamo da bere e porta le bevande e ilcestino del pane. Ecco che è nato il mio cestino del pane per un menù a provadi bambini capricciosi: biove Peppa Pig con polvere di barbabietola, bunsSpider Man con cacao, crackers Gang del bosco alla curcuma e focaccia Ben Tenall’estratto di basilico.
Confesso che la biovapensavo venisse molto più colorata all’interno, dato che da cruda aveva uncolore intenso, colore che è rimasto in esterno in cottura ma che, dentro, si è affievolito.I panini sono perfetti per gli hamburger o per essere farciti come si vuole. Ilcacao è appena percettibile in modo da non esserepreponderante al gusto. I crackers sono croccanti e divertenti ma quello che più mi hasorpreso è stata la focaccia, un profumo incredibile di basilico si èsprigionato dal forno e un sapore molto simile al pesto (guarda caso). Con un po’di mozzarella sopra, parmigiano, aglio e pinoli potrebbe diventare una pizzabianca al pesto.
Biove Peppa Pig
Ricetta liberamente tratta dalleSorelle Simili
Per 4-6 persone
500 g di farina 0
280 ml di acqua
7 g di polvere di barbabietola
20 g olio extravergine di oliva
10 g di lievito di birra
10 g di malto
8 g di sale fino
Setacciate la farina e formate unafontana sulla spianatoia. Sbriciolate il lievito di birra nel centro. Versatel’acqua poca per volta e cominciate a impastare, aggiungendo via via farina dailati verso il centro; versate l’olio e unite il malto e il sale, continuando aincorporare altra farina fino a quando non avrete ottenuto una pastella. Appenal’impasto sta insieme dividetelo in due e in uno aggiungete la polvere dibarbabietola. Lavorateli separatamente.
Cominciate a impastare con le manie valutate se è il caso di aggiungere un altro poco di acqua: dovrete ottenereun impasto morbido, ma non appiccicoso. Lavorate e battete la pasta con forzasul piano di lavoro per 8-10 minuti, infine formate una palla per ciascunimpasto, copritele e fatele riposare per 20 minuti.
Trascorsoquesto tempo formate due filoni stretti e stendeteli in rettangoli molto lunghi(1,5-2 metri) e sottili (3-4 mm di spessore), larghi 6 o 7 cm. Sovrapponetelimettendo l’impasto bianco sotto e sopra quello rosa. A mano a mano che stendetel’impasto, arrotolatelo come se fosse una garza. Dividetelo in due.
Infarinate uncanovaccio pulito. Sistemate i due rotoli in modo che siano separati da unlembo rialzato del canovaccio e ai lati utilizzate dei supporti pesanti in modoche così la lievitazione possa svilupparsi in verticale. Coprite gli impasticon un altro canovaccio e fate lievitare, per 30-40 minuti.
Preriscaldateil forno a 200 °C in modalità statica.
Prendetedelicatamente i rotoli di impasto e tagliateli per il lungo con una lametta.
Sistemate ipani su una teglia con il taglio rivolto verso l’alto e incideteloulteriormente per 1 cm di profondità.
Infornate ipani e fateli cuocere per 25-30 minuti.
Estraetelodal forno e bussate con le nocche sul fondo: se suona vuoto è cotto, altrimentirimettetelo in forno, abbassate la temperatura di 10 °C fino a cotturaultimata.
Fateloraffreddare su una gratella prima di servirlo.
Crackers “Gang del bosco”
500 g di farina 0
230 ml di acqua
15 g di curcuma
60 g di olio extravergine d’oliva
15 g di sale
5/10 g di lievito dibirra
Setacciate la farina suun piano da lavoro, fate la fontana, aggiungete la curcuma, l’acqua in cui si èsciolto il lievito di birra, l’olio e su un lato, sopra la farina, il sale.
Impastate fino adottenere una massa morbida, che si stacchi facilmente dalle mani.
Trasferite in unaciotola, coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio.
Ribaltate l’impasto sulpiano da lavoro, appiattitelo e poi stendetelo fino ad ottenere una sfogliamolto sottile.
Formare i crackers con untagliabiscotti a forma di animali del bosco o a vostro piacimento e bucherellatela superficie con i rebbi di una forchetta. Trasferite nella teglia rivestitadi carta da forno. Fate un’emulsione con 50 ml di olio e 50 ml di acqua espennellare i crackers; spolverizzateli con fiocchi di sale o sale grosso.Infornate a 200°C e cuocete per 10 minuti, fino ad ottenere una doraturauniforme.
Togliete dalla teglia elasciateli raffreddare completamente.
Buns Spider Man
Per circa 6 panini
200 g di farina manitoba
120 g di farina
10 g di cacao amaro
200 ml di latte tiepido
12 g di lievito di birra
25 g di burro
1 uovo per l’impasto
1/2 cucchiaino di sale
Mettete insieme gli ingredienti eappena l’impasto prende corpo toglietene un terzo al quale aggiungerete ilcacao. Impastate entrambi gli impasti fino a formare un composto morbido chedovrà lievitare per almeno un’ora. Trascorso questo tempo sgonfiate la pastalievitata e impastate di nuovo. Con la pasta bianca formate delle palline chiudendol’impasto sotto, di circa 80 l’una. Prendete l’impasto al cacao e stendetelo inun rettangolo sottile. Con un rullo per losanghe tipo questo, tagliate l’impasto e con strisce di 5-6 cm. Conun goccio di latte pennellate la superficie dei panini e ricopriteli con l’impastoal cacao chiudendolo saldamente sotto e eliminando la parte in eccesso. Apriteleggermente le losanghe. Lasciate lievitare per un’altra ora, poi metteteli inforno a 200 °C per circa 18-20 minuti, aggiungendo nel forno un pentolinod’acqua.
Focaccia Ben Ten
300g di farina 0
170g di succo di basilico
1cucchiaio di aceto
4g di malto d’orzo
Unbel mazzo di basilico
24g olio extravergine
3g lievito di birra fresco
Toglietele foglie dal basilico, lavatele e mettetele nell’estrattore. Dovreste ricavarela quantità di liquido necessaria altrimenti potete se manca poco aggiungere l’acqua.Versate anche l’aceto per mantenere vivo il colore. In un ciotola mettete ilsucco di basilico, il malto e il lievito e sciogliete bene, poi aggiungetel’olio d’oliva ed amalgamate con una frusta. Aggiungete la metà abbondantedella farina e amalgamate ai liquidi velocemente con una forchetta. Aggiungeteil sale ed incorporate.
Versatela restante farina e aiutandovi con una spatola, idratate incorporando lafarina.
Appenala farina sarà incorporata (serviranno pochi minuti, rovesciate l’impasto su unpiano non infarinato.
Massaggiatel’impasto facendo pressione con il polso della mano, poi rovesciate l’impastochiudendolo su se stesso aiutandovi con la spatola.
Fatequesto passaggio altre due volte. Dopo la terza volta vi accorgerete chel’impasto inizia ad avere un po’ di elasticità (premendo con un polpastrellonon rimarrà la fossetta ma l’impasto tende a rialzarsi) vi dovete fermare.
Adessodate all’impasto una forma leggermente ovale e con la mano iniziate adarrotolarlo dall’alto in basso dando una leggera pressione. Ruotate l’impastoappiattitelo leggermente, quel tanto da renderlo un po’ ovale e ripiegatelo suse stesso fino a chiuderlo bene. Chiudete sotto anche i lati del rotolo con ipalmi delle mani, creando un impasto a palla.
Trasferitel’impasto in una ciotola leggermente infarinata e coprite con pellicola emettete a lievitare per un’ora.
Dopoun’ora rovesciate l’impasto lievitato sul piano di lavoro leggermenteinfarinato.
Condelicatezza, con i polpastrelli, picchiettate tutto l’impasto, si formerannotante fossette. Arrotolate l’impasto suse stesso partendo dall’alto e chiudendolo senza stringere. Trasferitel’impasto nella ciotola, con la chiusura in basso e fatelo lievitare copertoper un’ora
Ripetetequesta ossigenazione della pasta per altre due volte a distanza di un’ora.
Trascorsaun’ora dalla terza ossigenazione l’impasto è pronto per essere messo nellateglia. Ungete bene con olio la teglia.
Rovesciatecon attenzione l’impasto nella teglia. Con i polpastrelli picchiettate tuttol’impasto, partendo dal centro verso i quattro angoli della teglia, premendosolamente senza allargare. La pasta un po’ alla volta si allargherà. Quando si sarà già abbastanza allargata è ilmomento di girarla. Con attenzione appoggiare un lembo dell’impastosull’avambraccio e alzandolo con l’impasto ruotate la pasta. Riprendete apicchiettare la pasta, se vi sembra che non si allarghi non tiratela elasciatela riposare 10 minuti poi riuscirete a stenderla bene.
Copritee fatela riposare per 30 minuti.
Cuocetein forno a 250 °C per 13 minuti circa
Appenacotta spostatela dalla teglia e mettetela su una griglia.
Con queste ricette partecipo alla prima lezione della scuola dell’MTC
11 commenti
In cestino bellissimo complimenti! Deve essere tutto buonissimo! Solo
Un suggerimento: la biova è in pane piemontese ed è femminile, la biova/le biove. So che le Simili ne parlano al macve ma sbagliano ?. (Non sono piemontesi d’altronde). Se ti interessa saperne di più puoi cercare la ricetta nel mio blog ?
Grazie Simona, anch'io l'ho sempre chiamata al femminile poi l'ho letto al maschile e mi sono adeguata. Suona proprio meglio al femminile. Correggo subito.
Ti dico solo che le 2 acciughine ieri al ristorante hanno ordinato un piatto di lasagne, un brasato al barbera con polenta e una crostata x finire, perché poverine, il dolce ci vuole. Se fosse arrivato anche il tuo cesto del pane adesso sarei a comprare vestiti di una taglia più grande!
Le tue acciughine sono abituate a mangiare tutto e bene, è così che vorrei vedere i bambini al ristorante. Un bacione.
Finalmente qualcuno che osa! Sembriamo tuttespaventate, ma mi sai che hai dato il la per alzare l'asticciola…
Non ti si può lasciare sola un momento, che ti inventi di tutto! Di questo cestino mi piace tutto, ma il panino nella rete, non avrò pace finché non l'avrò fatto!
MIZZECA!! non mi viene altro, sono sconvolta!
Vorrei tornare bambina solo per questo cestino, davvero. Non ho parole per descrivere la tua bravura Annarita.
Un cestino simpaticissimo che immagino sarebbe apprezzatissimo dai bambini e non solo. Sei bravissima e quella focaccia devo proprio provare a farla. 😉
Concordo con te sulla tristezza incommensurabile dei menù per bambini generalmente proposti nei ristoranti: roba tra l'altro che io da bambina non avrei mangiato (con la possibile eccezione della cotoletta). Insomma, ero una rompiscatole anche da piccola. 😀 Avendo visto tuo figlio in azione so che hai applicato la teoria enunciata sopra, facendogli mangiare di tutto. Diciamolo però: Dario parte avvantaggiato, avendo te come mamma! 😀
Non specifichi le portate del tuo menù per bambini, quindi immaginerò che sia il solito menù per bambini. Quello che io non avrei toccato, sfogandomi invece sul pane. E che pane, nel tuo cestino! Da piccola non mangiavo niente e mi si contavano le ossa. Se avessi trovato un cestino del pane come questo però, ti garantisco che la musica sarebbe stata ben altra! Bravissima, addenterei tutto.
Ho letto il post appena uscito ed ho pensato subito che fosse una figata. Finalmente trovo anche il tempo di commentare!!Il cestino del pane per accompagnare il menù bimbi non mi sarebbe mai venuto in mente, un'idea fantasiosa fuori dagli schemi. Che bello se al ristorante arrivasse un cestino così!!Un bacio, Chiara