Torta di cipolle – Zwiebelkuchen

by Annarita Rossi

Nuovo appuntamento con lo Starbooks, questo mese ho scelto una torta di cipolle Zwiebelkuchen.

Guardo sempre con una certa ammirazione le ricette a base di cipolle, non solo perchè sono buonissime ma soprattutto perchè apprezzo lo sforzo che si compie nel realizzarle. Tagliare le cipolle per me è sempre stata una sofferenza. Le ho provate tutte, ho messo gli occhiali, ho tuffato le cipolle in acqua, ho tappato il naso insomma alla fine l’unico vero trucco che ha funzionato è stato farle tagliare a qualcun altro.

Lavorando in cucina mi è capitato spesso di doverne tagliare e anche molte e ho versato calde lacrime,una vera e sentita commozione. Ecco perchè quando ho deciso di fare la torta di cipolle tedesca ho pensato che dovesse valerne la pena, tanto buona da compensare il sacrificio. Una base di pasta lievitata, mai preparata prima per le torte salate e tante cipolle stufate accompagnate da panna acida e spezie meritavano le mie lacrime.

E’ da qualche tempo che stavo lontana dallo Starbooks ma, in qualche modo l’ho portato con me in cucina tutta l’estate.

Torta di cipolle Zwiebelkuchen tratto da Strudel, Noodles & Dumpling di Anja Dunk

La torta di cipolle Zwiebelkuchen è tipica della zona di Weimar in Germania, ma non c’è locale a Stoccarda e a Berlino che non l’abbia nel menù. Si prepara soprattutto in autunno accompagnata da un vino novello il Federweisser. Come tutte le ricette tradizionali ha numerose varianti.

Ingredienti per 6 persone

Servirà uno stampo da crostata (flan dish) da 30 cm di diametro

20 ml di olio d’oliva (extravergine)

8 g di lievito di birra fresco o 4 g di quello secco

200 g di farina bianca forte per pane , più un un po’ per il piano da lavoro

½ cucchiaino da tè di sale fino

Olio d’oliva (extravergine) per oliare lo stampo

Per il ripieno

60 g di burro

1 cucchiaio da tavola di olio d’oliva (extravergine)

800 g di cipolle bianche, affettate finemente

300 g di panna acida

3 tuorli d’uovo

1 cucchiaino da tè di di sale fino

1 cucchiaino da tè di paprica dolce

½ cucchiaino da tè di carvi


Per preparare l’impasto mettete l’olio e 100 ml di acqua tiepida in una caraffa. Se utilizzate il lievito fresco, sbriciolatelo nella caraffa e mescolate finché non si sarà sciolto. Mettete la farina e il sale in un ciotola capiente (o in quella della planetaria), versate il liquido con il lievito e mescolate con un cucchiaio di legno. Rovesciate su un piano da lavoro infarinato. (Se utilizzate il lievito secco, mettetelo direttamente nella ciotola con la farina). Lavorate l’impasto per almeno 10 minuti, finché non sarà elastico. Se usate la planetaria, lavorate l’impasto con il gancio per lo stesso tempo.

Coprite la ciotola con pellicola per alimenti, o con un panno da cucina pulito, e lasciate lievitare in un luogo tiepido finché non sarà raddoppiato di volume.


Mentre l’impasto lievita, sciogliete il burro e l’olio in una casseruola con coperchio. Aggiungete le cipolle e lasciate stufare, coperto e su fuoco basso, mescolando frequentemente per evitare che le cipolle brucino, per 30 minuti circa, finché non saranno dorate e caramellate.

Traferire le cipolle in un ciotola e lasciarle raffreddare, poi unite la panna acida, i tuorli d’uovo, il sale, la paprica e i semi di cumino. Mescolate bene per amalgamare uniformemente.

A questo punto, l’impasto è lievitato. Trasferitelo su una superficie di lavoro infarinata, e stendetelo il più sottile possibile. Riscaldate il forno a 200° C, 180° C se ventilato. Oliate l’interno dello stampo. Distendete l’impasto gentilmente nello stampo, in modo che copra sia il fondo che i bordi. Questo è un piccolo trucco, perché gli impasti lievitati tendono a tornare indietro quando si stendono. La torta è rustica, non preoccupatevi che sia perfetta da vedere. Riempite il guscio a cucchiaiate con il ripieno di cipolle, livellandolo con il dorso di un cucchiaio. Cuocere per 35-40 minuti, finché non sarà rassodato al centro.
Di solito questa torta si mangia a temperatura ambiente, ed è sicuramente più facile da tagliare se si è raffreddata un po’.

Note


La ricetta è ben scritta e si segue facilmente

8 grammi di lievito sono veramente troppi per così pochi g di farina.

La pasta lievitata è stata una sorpresa piacevole perchè risulta croccante nella parte superiore ma sotto ha assorbito troppo gli umori della torta e è risultata un pò molliccia. Forse l’ho stesa troppo fine o il mio forno non l’ha cotta bene sotto. Tutti errori che non rifarei la prossima volta. Ci starei attenta insomma.

Nel complesso ho trovato la torta buona ma monocorde, la dolcezza delle cipolle è predominante nonostente la panna acida e le spezie. Ho letto che in alcune varianti ci vanno i cubetti di pancetta affumicata e trovo che questa soluzione sia la migliore per bilanciare i sapori.

Non so se è una questione di forno ma la farei cuocere 10 minuti in più. Non è stato facile mangiarla se non con una forchetta, impensabile mangiarla con le mani.

Giudizio

PROMOSSA CON RISERVA


 

7 commenti

arabafeliceincucina Novembre 15, 2020 - 4:52 pm

Mi hai fatto morire: anche io ho grossi problemi con le cipolle. Piango ma in un modo esagerato, roba che chi mi vede si impressiona, tutta la faccia si arrossa. Peccato perchè mi piacciono da morire ma il consorte le odia e tra le due cose alla fine cipolle in casa non se ne mangiano mai.
Questa la proverei facendo tesoro delle tue note. Grazie di essere di nuovo dei nostri 🙂

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Annarita Rossi Novembre 16, 2020 - 4:31 pm

Meno male, così mi sento meno sola! peccato davvero le cipolle sono troppo buone, a volte merita anche piangere un pò.
Baci.

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Antonella Novembre 17, 2020 - 3:10 pm

Farò coro, ma anch’io ho problemi con le cipolle sia nel momento di tagliarle/cuocerle, sia per farle accettare a mio marito! Lui dice che gli piace l’aglio e basta, e io il più delle volte ci rinuncio.
Questa torta salata non mi dispiace, mi attira la dolcezza della cipolla con il contrasto di panna acida e spezie! E terrò conto anche dei tuoi suggerimenti: la variante pancetta affumicata, cottura prolungata perchè questo è il valore aggiunto dello Starbooks!!! Le foto del piatto sono accanttivanti: vendono!!! 😋 E che simpatiche facce sorridenti!! 😉

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Martin Novembre 24, 2020 - 6:15 pm

Mi ha fatto molto piacere trovare questa ricetta di “pizza” tedesca in un blog italiano. Ma devo correggere Anja Dunk. Non fa parte della cucina tradizionale in Turingia e tanto meno a Weimar, anche se la Dunk forse l’ha trovata in un ristorante lì (come si può trovare la bistecca alla fiorentina anche a Milano). È un tipico elemento della cucina tradizionale in Franconia. Per capire come mai in Baviera esiste una regione chiamata Franconia e cosa c’entrano i Franchi e cosa non c’entra la Francia, forse conviene leggere l’articolo francese sulla Franconia https://fr.wikipedia.org/wiki/Franconie

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Annarita Rossi Novembre 24, 2020 - 7:29 pm

La ringrazio molto per questo commento, mi ha fatto conoscere meglio l’origine del piatto. Alla fine piangere per tagliare tante cipolle non è stato vano.
A presto

Annarita

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Martin Novembre 25, 2020 - 7:26 pm

Grazie a Lei. Comunque, anch’io ho imparato qualcosa. Approfondendo la questione ho scoperto che esiste in effetti una variante a Weimar che è diversa da quello che anche qui https://it.wikipedia.org/wiki/Zwiebelkuchen viene considerato. La principale differenza riguarda lo spessore e il trattamento delle cipolle. In Franconia l’impasto è sottile come nella pizza, ma le cipolle prima vengono rosolate. Nella variante Weimar invece vengono aggiunte crude ed ecco perché l’impasto è più spesso, perché altrimenti si brucerebbe prima che le cipolle fossero cotte.

A presto!
Martin

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Annarita Rossi Novembre 26, 2020 - 12:45 pm

Allora io ho fatto la versione della Franconia. Mi ha fatto venire la curiosità di provare anche l’altra. Grazie ancora.

Annarita

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