Lo spezzatino del Signor Ahmed: Tajine di manzo, ceci e prugne secche

by Annarita Rossi
Quando sono tornata da Marrakesh il mio ingresso odoravacome un souq. Ho comprato una quantità di spezie infinita, con l’entusiasmo diuna bambina in un negozio di caramelle. L’idea era quella di ritrovare a casa iprofumi di quella terra magica, piena di colori, di rumori e di contraddizioni.Oggi non è più così, ma basta che apra un cassettino e tutto ritorna come in un incantesimo. 

Se non era per le restrizioni della compagnia aerea avreiportato via la qualunque, invece mi sono limitata a spezie, borse, collane,libri di ricette, olio di argan, dolcetti da tè, teiera e tajine (nulla praticamente),  il tuttostipato perfino nella sacca da golf del marito che per fortuna ha unafranchigia di peso e poteva nascondere caccavelle e panni sporchi. 
Che inMarocco si usi il tajine non puoi non accorgertene, perché lo vedi in ogniangolo sia in città che, e soprattutto, nei paesini di montagna.Non è una semplice e coreografica pentola di terracotta è proprioun modo di cuocere i cibi, semplice, sano e totalmente senza grassi. Carni,pesce o verdure ma anche un semplice uovo può essere cotto nel tajine, l’importanteè aromatizzare con un mix di spezie che darà gusto al piatto.
Anche nei nostrisupermercati si possono trovare mix di spezie già pronti, sia per tajine cheper il couscous ma, come ha avuto modo di sottolineare il proprietario delnegozio dove ho comprato una parte delle spezie, il raz el hanout il mix giàpronto è per donne che non sanno cucinare, perché, quelle che invece sono bravein cucina sanno sempre che tipo di spezie usare. Per la sfida n° 35 dell’MTC ho pensato ad un tajine (che èindifferentemente il nome della pentola e della ricetta) di carne e verdura come ilnostro spezzatino, un piatto semplice, di conforto, che ha il sapore di casa edi famiglia accompagnato dal pane marocchino al sesamo. 
Lo sa bene anche la miaamica Meryam che cucina spesso il tajine per sentirsi vicina ai suoi familiaria Casablanca, con la quale prendo, ogni tanto, il tè alla menta e che mi porta spesso dei dolcetti fantastici, dei quali deve darmi assolutamente la ricetta. Per lacronaca quando questa estate è tornata in Marocco mi ha portato i bicchierinida tè e quel meraviglioso piatto che è nella foto.

Per il tajine

Manzo 300 g (io campanello)
Ceci lessati 130 g
Carote3
*Limone sotto sale1/2
Prugnesecche 5
Aglio1 spicchio
Cumino 1cucchiaino
Paprika 1cucchiaino
Stimmi dizafferano un cucchiaino
Curcuma1/3 cucchiaino
Acqua 1bicchiere
Oliod’oliva 1 cucchiaio

*I limoni salati sono un ingredientefondamentale della cucina marocchina perchè danno un’impareggiabile frescafragranza alle vivande. I limoni (non trattati) vengono puliti, aperti conun’incisione profonda a croce dove viene introdotto del sale grosso. Vengonopremuti con un peso per quattro giorni, dopodiché tolto il peso, viene aggiuntoun cucchiaio di semi di pepe nero e l’olio fino a riempire il barattolo dovesaranno conservati, in un luogo fresco e buio. Da consumare dopo tre settimane.


Tagliare la carne in pezzi abbastanza piccoli. Porre il tajine (per essereusato la prima volta ha bisogno di essere immerso in acqua per almeno 24 ore)sul fornello usando un frangifiamma. Mettere l’olio, l’aglio tritato e lespezie tranne lo zafferano. Mescolare bene poi aggiungere le carote tagliate apezzetti, la buccia del limone salato tagliato a pezzettini piccoli, gli stimmidi zafferano lasciati rinvenire in una tazzina d’acqua tiepida e un bicchiered’acqua. Mettere il coperchio e a fuoco lento lasciar cuocere per 1 ora e mezzo.Aggiungere altra acqua se ci fosse bisogno. Dopo circa un’ora, aggiungere leprugne secche intere tagliate in due e i ceci già lessati.Servire con striscioline di buccia di limone salato

Pane marocchino al sesamo

Farina 500g

Semola 50 g

Lievito di birra 25 g

Zucchero 1 cucchiaino

Semi di sesamo

Sale

Diluire il lievito in una tazza di acqua tiepida insiemeallo zucchero. Coprire il recipiente e far riposare per 20 minuti. Disporre lafarina setacciata e la semola a fontana alle quali si sarà aggiunto il sale epoi il lievito diluito. Piano piano far incorporare tutto il liquido allafarina fino a formare un composto omogeno e liscio. Dividere in tre partiuguali formando 3 pani rotondi ai quali verranno aggiunti i semi di sesamo.Disporli in una teglia infarinata, coprirli con un panno umido e lasciarlievitare per un’ora. Infornare a 200 °C per circa mezz’ora.

Con questa ricetta partecipo all’ MTChallenge di gennaio
http://www.mtchallenge.it/2014/01/mtc-n-35-la-ricetta-della-sfida-di.html

18 commenti

Patty Gennaio 27, 2014 - 5:27 pm

LA tua tajine è anni luce più bella della mia, è tutta quell'apparecchiatura meravigliosa….sono senza parole. L'aspetto dello spezzatino è assolutamente fedele ad una pietanza nordafricana….le spezie usate poi, sono perfette! Ti abbraccio cara sorella d'ingegno. Pat

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 28, 2014 - 10:53 am

ma cosa dici, la tua non la batte nessuno. Grazie per la sorella d'ingegno…mi piace. Un bacione.

Rispondi
edvige Gennaio 27, 2014 - 7:29 pm

deve essere favolosa un'amica ha la tajine me la devo far prestare. Buona serata

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 28, 2014 - 10:54 am

Si può fare anche in una cocotte ma non credo che sia proprio la stessa cosa….guarda io l'ho comprata in Marocco per poi scoprire che alla macelleria araba ne avevano di tutti i tipi e di tutte le misure…..perciò guardati intorno e magari la trovi facilmente e poi è anche bella da tenere in mostra. Un abbraccio.

Rispondi
Tamara @ Gennaio 27, 2014 - 9:02 pm

Mi affascina da morire il tajine, la "pentola", mi intriga il sistema di cottura, oltre ad apprezzare la cottura in coccio. Qui nel salento usa cuocere nelle pignate, possibilmente nel camino…. anche un semplice legume in acqua diventa meraviglioso.
Sto pensando seriamente di andare in marocco solo per poterne comprare uno 🙂
Ciao!
tam

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 28, 2014 - 10:56 am

Grazie Tamara, anche la cottura nel coccio mi piace molto e poi adoro il salento perciò sfondi una porta aperta. Guarda nei negozi etnici o nelle macellerie arabe di solito hanno i tajine ma se tu capita di andare in Marocco non lasciarti sfuggire la possibilità. Un abbraccio.

Rispondi
Andrea Gennaio 27, 2014 - 9:18 pm

Anche tu hai fatto un piatto esotico pieno di sapori e di aromi! Brava!
Io del Marocco rimpiango soprattutto il tè alla menta che mi offrivano gli operai sui Monti Atlas, dove ero andato a raccogliere i semi di Cedro dell'Atlante! Un'esperienza indimenticabile! (nuovo lettore)

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 28, 2014 - 10:58 am

Ammazza che esperienza fantastica, i viaggi in mezzo alla gente mi piacciono sempre tanto perchè impari davvero molto della vita vera. Grazie nuovo lettore. A presto.

Rispondi
La Cucina Spontanea Gennaio 27, 2014 - 9:55 pm

E dopo lo spezzatino della mamma sei riuscita ad infrangere il tabù e scombinare le carte in tavola con questa tajine. Anch'io quando torno dai viaggi cerco sempre di riportare cose che una volta a casa riuscirei a trovare difficilmente. Le spezie, se non vengono comprate nel negozio giusto non sono un granchè ( e in ogni caso lontane anni luce da quelle che si può trovare nella zona di utilizzo). Ricetta davvero interessante, mi piace l'utilizzo dei ceci, delle prugne e dei limoni sotto sale, che rendono il piatto saporitissimo. Dopo aver visto questa signora ricetta devo recuperare un tajine e provare anch'io questo tipo di cottura!un bacione grande, Chiara

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 28, 2014 - 11:02 am

Si Chiara devi assolutamente, non credere si possono trovare anche qui in negozi etnici e macellerie arabe però se riesci a farti un giretto in Marocco va bene ugualmente :D. Eè un modo di cucinare sano, semplice e coreografico, ame piace molto. Grazie a presto.

Rispondi
ilaria lotti Gennaio 28, 2014 - 8:11 am

uno spezzatino + bello dell'altro e comunque pur se distanti l'uno dall'altro, c'è un ingrediente che li accomuna: la passione che metti in ogni momento della sua preparazione!

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 28, 2014 - 11:02 am

Grazie Ilaria sei sempre troppo carina, poi passo per il solito bonifico….:P

Rispondi
ilaria lotti Gennaio 28, 2014 - 2:43 pm

ahahah! no è sufficiente un assaggio del tuo spezzatino marocain 😉

Rispondi
IsabelC. Gennaio 28, 2014 - 9:40 am

Fantastica la battuta del negoziante di spezie! Io non so cucinare perchè il raz el hanou lo compro già fatto!!!! Devo dire che questo piatto mi esalta molto, con i limoni, le prugne e tutte le spezie! Mi piace sia con il pane che sopra una montagna di cous cous
Ciao
Isabel

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 28, 2014 - 11:04 am

Mi ha subito spiazzato, quando ho chiesto il raz el hanout mi ha detto che quello era per donne che non sapevano cucinare…..Anche il couscous è la morte sua. Un abbraccio.

Rispondi
Casale Versa Gennaio 29, 2014 - 11:35 am

Cara ci piacerebbe molto che tu partecipassi anche ai nostri contest! ti aspettiamo! a presto
http://agriturismocaversa.blogspot.it/p/quinto-contest-di-ca-versa.html

Rispondi
Chiara Setti Gennaio 29, 2014 - 12:36 pm

Non so sono rimasta più incantata dal piatto e dal tajine o dal suo contenuto…Forse da entrambe le cose!!! 🙂 un bacione

Rispondi
Giulietta | Alterkitchen Gennaio 30, 2014 - 4:17 pm

Ho il tajine che mi guarda da sopra i pensili della cucina già da un po', ancora intonso. Anzi, ancora intonsi.. sì, sono due, uno tradizionale e uno moderno.
Tra te, la Patty e il corso di cucina araba non sapete che voglia ho di sfoderarli.
E lo farò!!

Rispondi

Lascia un commento

Potrebbero piacerti anche:

Questo sito usa i coockie per migliorare la tua esperienza. Spero che per te sia ok, ma se desideri saperne di più.... Accetto Leggi altro