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Che sia ormai food maniaca è cosa nota (lo sanno tristementei familiari e chi mi frequenta). Che sia compulsiva-ossessiva riguardoall’acquisto di libri di cucina, caccavelle e ammennicoli vari, anche. Mi restasolo da dire che quando prendo una sbandata per un libro, un tipo di cucina, unautore particolare, divento altrettanto fanatica.
Fin da piccola sfogliavo ilibri di ricette la sera prima di addormentarmi e volevo che mia mamma mileggesse il libro delle pastasciutte, come lo chiamavo io, perciò che si potevapretendere da me? Alla fine la vera natura è uscita fuori. Ecco perché ritornoa parlare e testare il libro “La cucina di Vefa”, perché è un libro completosulla cucina greca, quella poco patinata e che non troverete mai nei menù deiristoranti. Io lo sfoglio e gli occhi mi cadono su mille ricette da provare, dicarne, di verdure, di pesce e poi i dolci e le mitiche salsine greche, che giàa sentirne parlare mi sembra di vedere il mare e sentire in sottofondo ilrumore delle onde. Mentre piatti più speziati, magari di carne li associo aquella Grecia più nascosta, quella dell’interno. Le scalinate infinite e ilfiatone per arrivare ai monasteri delle Meteore, luoghi sacri e incantati fuoridal tempo.
Quando ho visto questa ricetta semplice e buonissima hopensato che tutto il mondo è paese e che anche in Grecia ci sono i “croccanti”che si mangiano alle fiere paesane. Un dolcino dal nome poetico: Pasteli memeli. Unica variazione è stato utilizzare oltre al sesamo bianco, il sesamonero creando un gioco di contrasti.
Per circa 56 pezzi
Olio di semi di mais (o sesamo) per ungere
Semi di sesamo 500 g
Miele 250 g
Zucchero semolato extrafine 200 g
Disporre i semi su una teglia e tostarli in forno a 180°Cfino a doratura (ne sentirete il profumo) facendo attenzione a nonbruciacchiarli. Ungere un piano di marmo con l’olio. Porre il miele e lozucchero in una casseruola dal fondo spesso, meglio se antiaderente e mescolareper circa 10 minuti fino a che si forma una sorta di caramello brunito. Con untermometro da caramello verificare che la temperatura sia arrivata a 240 °C (ioho fatto senza, ho spento solo quando ho visto che il composto cambiava colorediventando più scuro) e spegnere il fuoco. Unire i semi di sesamo tostati egirare velocemente. Versare il composto sul piano da lavoro, precedentementeunto, facendo attenzione a non scottarsi e stenderlo con un matterello unto inun rettangolo di circa 5mm di altezza. Mentre è ancora caldo tracciare con uncoltello affilato le linee lungo le quali si ha intenzione di tagliarlo.Tagliare il croccante a barrette e conservarle nella pellicola per alimenti inun luogo fresco e asciutto. Si conservano fino a 1 anno.
Con questa ricetta partecipo a 100% Gluten (fri)Day
11 commenti
A parte che il primo viaggio fatto con mio marito, quando ci conoscevamo solo da qualche mese, è stato in Grecia e sono stati 20 giorni memorabili, dove abbiamo visto sia la Grecia con il mare, ma anche i paesini interni e siamo saliti fino alle Meteore (dove abbiamo incontrato altri palermitani) e abbiamo mangiato dei piatti che ancora ricordo a casa di greci sconosciuti, ma tanto carini, persone anziane con le quali ci intrattenevamo bevendo Ouzo e fumando (il mio lui) sigarette, mi sa che è arrivato proprio il momento di comprare questo libro, che da troppo tempo è nella mia wish list e che tu mi stai facendo amare sempre di più!
Sei fantastica… e lo dimostravi fin da piccina! 😀
P.s. Oggi sei stata addirittura la prima! 😀
…visto che si conservano fino ad un anno…confido in una delle 56 barrette ;))))
…Le tue foto, sempre un vero e proprio incanto 😉 Un abbraccio!!
e volevo che mia mamma mi leggesse il libro delle pastasciutte
ho letto tutto fino in fondo, con quest'immagine negli occhi… e continuo a sorridere 🙂
mi spunta sempre un sorriso, dolce, quasi appena accennato, quando entro qui
buona giornata e grazie 🙂
anch'io sfogliavo libri di ricette da bimba, mi pare te l'avessi detto in qualche post precedente… la nostra vera natura è venuta fuori…ero anche maniaca della bellezza e dei monili e una volta mia mamma mi trovo' in bagno con acqua e sapone che simulavo " la crema somatoline sulla coscia"…non dico altro!
Queste barrette sono fenomenali, hanno un nome bellissimo e il tuo contrasto mi ha conquistata.
Qualche giorno fa ho fatto anch'io delle barrette anche se un po' più caloriche!
Un bacione cara e grazie di questa bella ricetta!
Ma dai non conoscevo questo libro e mi sembra molto interessante, queste barrette poi assomigliano molto a quelle che compero di solito, me le segno per farle appena possibile, ciao ciao!
Oooooooooohhhh! Adorooo il sesamo, i croccantini di sesamo, i libri di cucina, tutti i tipi di ingredienti…..però non mi addormento leggendo le ricette, altrimenti mi viene fame e durante la notte faccio incursioni all'attacco di "Fort Frigo"!!!! :))))
Ciao
Isabel
barrette sfiziose e set fotografico bellissimo!
buon we
Alice
Ma che belle, così bicolor!!!
Ciao,
Alessia
Queste barrette sono bellissime e le foto semplicemente stupende! Complimenti davvero!
A volte siamo così pigri che ci troviamo a comprare delle cose che effettivamente sono così semplici da fare a casa! Io di croccantini al sesamo ne avrò mangiati un centinaio, ma mai che l'abbia fatti da me. La tua versione black&white mi piace da matti (infatti ci ho fatto anche il gomasio!), penso proprio che questa sia la spinta che me le farà autoprodurre una volta per tutte 😉
un bacione e a presto (per davvero!)