Pollo fritto Abudalla Abididdi

by Annarita Rossi

 
Ha cominciato a parlare molto presto. A 5 mesi, eci sono documenti video a testimoniarlo, altrimenti non ci avrebbe credutonessuno, ha detto mamma per la prima volta, salvo poi scordarsene per i 4 mesisuccessivi. A 1 anno il vocabolario era già abbastanza ricco e dove nonarrivava con il linguaggio, sopperiva con la fantasia e allora il cucchiaiodiventava tiallo le fragole erano le babbe e la luna era la nua.

Non l’ho maicorretto, anche se non lo assecondavo parlando la sua lingua, perché era troppodivertente. Non aveva ancora 2 anni che cantava l’inno di Mameli imparato perle Olimpiadi del 2008 e, sempre in quel periodo, cominciò a dire il suo nome: UaUo. Confesso che quandopoi si trasformò in Daio e poi Dario ci rimasi malissimo perché, per me, erasempre il mio Uauo.              

Panatura con uovo e pangrattato e panatura con farina
In questa sua lingua dariesca ad un certo punto comparvero iverbi declinati secondo le sue regole e così, uscivano frasi come “Hai visto mammaquella bimba fava i salti”, o “ho chiudato la porta”, era comico, ma guai aridere, perché si offendeva a morte. Non so il motivo, e quando lui è stato piùgrande per poterlo spiegare, non si ricordava più nulla, ma sul più bello, ognitanto se ne usciva con  “pollo frittoabudalla abididdi” e giù risate, forse lo aveva sentito in qualche cartoneanimato o forse, il suono lo faceva divertire, non lo sapremo mai, di certoogni volta, anche adesso, quando viene nominato il pollo fritto, qualcuno difamiglia aggiunge abudalla abididdi perciò, quando Silvia Zanetti ha presentatola ricetta del pollo fritto per la sfida mensile dell’Mtc, sapevo che qualsiasifosse stata la mia ricetta, doveva avere quel nome. Un nome che da sempre mi haevocato atmosfere da mille e una notte, profumate di spezie. 

Ho scelto un pollo che non trovo sempre ma, quandoc’è, non me lo faccio scappare perché, viene venduto intero con testa, zampe einteriora. Ha l’aspetto del pollo che io ricordo della contadina dove mia mammacomprava animali da cortile, latte e uova. Un pollo con poco petto e zamperobuste di chi macina chilometri in una vita su e giù per l’aia, che ha delgrasso giallo e un odore che niente ha a che vederecon i polli di batteria. Ha carni meno tenere e una pelle robusta e non diafanacome gli altri ma, il gusto e la qualità sono decisamente diversi. Ecco che la marinatura in questo caso èperfetta e quasi un obbligo. Ho usato metà pollo per la versione classica el’altra metà per quella creativa.
Pollo Abudalla Abididdi
Pollo al buttermilk

POLLO FRITTO AL BUTTERMILK versione di Silvia

LATTICELLO homemade

125 g latte parzialmente scremato

125 g yogurt magro

5 ml succo di limone filtrato

In una ciotola versate lo yogurt e il latte estemperarli, infine aggiungere il limone. Lasciate a temperatura ambiente per15 minuti circa e poi versare sulla carne, coprite con la pellicola e mettetein frigo per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.

Panatura con farina

-Ingredienti per 500/600 g di pollo con ossa epelle-

1 l olio per friggere di semi di mais o quelloche preferite

100 g farina

sale

pepe

Preparate un piatto fondo per appoggiare il polloimpanato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il polloappena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente perriporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.

Rimuovete il pollo dalla marinatura, lasciateloscolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’oraalmeno. Preparate una ciotola abbastanza capiente per contenere 3/4 pezzi dipollo alla volta e metteteci la farina con il sale e il pepe.

In alternativa mettete farina, sale e pepe dentroun sacchetto alimentare capiente.

Prendete 3 pezzi di pollo, metteteli nella farinaed infarinateli pressando leggermente le carni oppure inseriteli nel sacchetto,chiudetelo ed agitate finché tutti i pezzi non saranno ben infarinati.

Scuoteteli per eliminare la farina in eccesso edappoggiateli sul piatto preparato in precedenza.

Procedete panando il resto del il pollo.

A questo punto prendete una casseruola dai bordialti versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180 °Ccirca.

Se non avete il termometro mettete un pezzo dipane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo.

Immergete nell’olio 3 pezzi di pollo alla volta.Osservate l’olio: il pollo appena immerso friggerà formando molte bolle grandie man mano che si cucinerà le bolle diminuiranno sempre più. Quando il polloavrà una colorazione dorata ed omogenea, ci vorranno circa 6/8 minuti dicottura a seconda della grandezza del pezzo, scolatelo dall’olio ed appoggiatelosul piatto con la carta assorbente.

Una volta asciutto, se desiderate, potete tenerloal caldo nel forno preriscaldato a 120°C circa, infornandolo sulla placca daforno.
POLLO FRITTO ABUDALLA ABIDIDDI
Marinatura

2 limoni

Mezzo cucchiaino di semi di cumino

Mezzo cucchiaino di cannella

I semi di una bacca di cardamomo nero

Mezzo cucchiaino di curcuma

2 cucchiai di miele di timo

80 g di yogurt greco

Sale

Pepe

Mescolare bene il succo dei due limoni, lacannella, la curcuma e i semi pestati di cumino e di cardamomo. Unire lo yogurtil sale e il pepe. Passare uno per uno i pezzi del pollo e lasciarli a marinarecoperti da pellicola per una notte.

Panatura con pane e uovo

Ingredienti per 500/600 g di pollo con ossa epelle

3 uova medie

100 g farina

210 g pane grattato

sale

pepe

1,5 l olio per friggere di semi di mais

Rimuovete il pollo dalla marinatura, lasciateloscolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’oraalmeno. Preparate un piatto fondo per appoggiare il pollo impanato, un piattopiano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e unaplacca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollofritto in forno e tenerlo al caldo.

Mettete le uova in una ciotola che possacontenere almeno 3/4 pezzi di carne alla volta, mescolate con una forchetta,salate e pepate.

Ponete il pan grattato e la farina in altre dueciotole distinte altrettanto capienti.

Prendete tre pezzi di pollo alla volta, passatelinella farina pressando leggermente le carni e scuoteteli per eliminare lafarina in eccesso. Poi immergeteli nell’uovo ed infine passateli nel pangrattato pressando nuovamente le carni.

Appoggiate il pollo sul piatto fondo e procedetecon la panatura di tutto il pollo.

Se desiderate una crosticina più consistentepotete fare una doppia panatura nel pan grattato cioè pan grattato/uovo/pangrattato.

A questo punto prendete una casseruola dai bordialti versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180 °Ccirca.

Se non avete il termometro mettete un pezzo dipane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo.

Immergete nell’olio 3 pezzi di pollo alla volta.Osservate l’olio: il pollo appena immerso friggerà formando molte bolle grandie man mano che si cucinerà le bolle diminuiranno sempre più. Quando il polloavrà una colorazione dorata ed omogenea, ci vorranno circa 6/8 minuti dicottura a seconda della grandezza del pezzo, scolatelo dall’olio edappoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.

Una volta asciutto, se desiderate, potete tenerloal caldo nel forno preriscaldato a 120°C circa, infornandolo sulla placca daforno.

CREAMY YOGHURT SAUCE

1 spicchio d’aglio

100 g di yogurt intero

Sale

Ridurre in pasta l’aglio con il sale con unmortaio e aggiungere lo yoghurt. Mescolare bene e conservare in frigo.

SCALOGNI IN AGRODOLCE

500 g di scalogni

200 di vino bianco

100 ml d’aceto di mele

40 g di zucchero di canna

1 cucchiaino di pepe nero in grani

Sale un pizzico

Pelate gliscalogni. In una pentola mescolate il vino, l’aceto, lo zucchero, il pepe e ilsale. Portate a ebollizione e cuocete per 5 minuti.

Unite gliscalogni, mescolate, e riportate a ebollizione. Cuocere a fuoco basso per 15minuti circa fino a che gli scalogni non saranno morbidi ma ancora consistenti.

Distribuitegli scalogni nel vaso o vasetti sterilizzati fino a circa 4/5, quindicompletate con il loro liquido di cottura. Se il liquido non copre tutti gliscalogni si può far bollire del vino e dell’aceto in parti uguali e versarcelosopra.  Rovesciare il vaso e lasciateraffreddare.  Meglio aspettare qualchegiorno per assaggiarli sempre ci riusciate. Io li conservo in frigo giusto peri 2 giorni che servono a finirli.

Con questa ricetta partecipo alla sfida  n. 63 dell’ MTC

26 commenti

flavia galasso Febbraio 19, 2017 - 6:20 pm

Tu chiami la Baker e la Baker risponde! Sarei curiosa di sapere come vede Uauo quei video di lui piccino! Abbracciarmelo forte e digli che Pier Poll per questa sfida non ha sofferto ?. Non sapremo mai da dove arriva questo nome simpatico, ma di sicuro sembra di capire qua to sia buono! Un bacio cara

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 20, 2017 - 10:15 am

Era così carino, aveva una vocina stridula da nanetto e i tratti più arrotondati, mi sembra ieri e invece ora non esce di casa se non si è messo il gel. Riferirò il tuo messaggio, se ripenso a quel pollo e al rumore che faceva lo friggerei di sicuro. un bacione a te.

Rispondi
MarielladM Febbraio 19, 2017 - 6:27 pm

Il mio Dario il pesce lo chiamava uppilulù… E si vede che i Dario hanno proprio tanta fantasia e sono adorabili 😀 Così come questo pollo è bellissimo, a partire dal nome, fino alla sostanza.

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 20, 2017 - 10:15 am

Condivido pienamente! <3

Rispondi
Sabrina Fattorini Febbraio 19, 2017 - 7:29 pm

Mitico Dario! E' davvero un bambino speciale! E il tuo pollo deve essere fantastico. Ho anch'io il cardamomo nero, dovrò provarlo!!! Ciao un bacio a tutti e due!

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 20, 2017 - 10:16 am

Che sia un tipo che non sta mai zitto credo si sia capito, lo sanno anche a Napoli, ma quando era piccolissimo era così buffo. Un bacione a te.

Rispondi
Gaia Febbraio 19, 2017 - 9:11 pm

… E dopo i 5 mesi, non si è chetato più! 🙂 Bello il tuo Dario. Mi manca.
Vedo che anche te hai avuto il coraggio dell'uso del cardamomo, e quindi, e non solo per questo, voto la versione da mille e una notte.
Abdulla abididdi per tutti!
Un bacione grande, cara Annarita!

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 20, 2017 - 10:18 am

l'hai notato? e quando non poteva con il vocabolario o la fantasia arrivava di gesti. Tutto sua mamma, pure io posso parlare con i sassi. Un bacione.

Rispondi
Patty Patty Febbraio 20, 2017 - 8:47 am

Ma Dario è meraviglioso, al raduno mi ha stupita e divertita… Fantastico.
Il pollo tuo è dorato e impeccabile, complimenti! Un bascione e buona settimana

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 20, 2017 - 10:19 am

Grazie per Dario e per il pollo. un bacione.

Rispondi
Laura Soraci Profumo di Sicilia Febbraio 20, 2017 - 10:06 am

I bambini sono uno spasso e alle volte sarebbe bello capire cosa gli passa per la testa… Questo pollo è fantastico, in entrambe le versioni… mi è venuta una voglia di friggere pollo da far paura… Per natale sono riuscita ad avere un coniglio di un allevatore delle zona… tutto un altro sapore con quello del supermercato… magari trovassi anche il pollo! A presto LA

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 20, 2017 - 10:20 am

Ciao, io friggo poco e devo dire che con questa ricetta mi è venuta voglia di rifarlo, se friggi bene, ogni tanto ci sta. Grazie.

Rispondi
Patrizia Malomo Febbraio 20, 2017 - 3:33 pm

Ahhhh Darione bello. Mi è bastato un viaggio in bus ed un pollo di gomma per capire che tuo figlio è uno charmant nato. Bello, loquace, di una chiacchiera intelligente e vivace: farà strage di cuori, lo sai no?
E comunque questo Abudalla Abididdi credo che sia dentro qualche cartone o fumetto o serie perché non mi è nuovo, ha circolato anche in casa mia ma mi è tornato in mente soltanto leggendo il tuo post. Ma hai ragione, il suono e divertentissimo ed evocativo.
Che dire del tuo pollo. Come sempre le tue prove sono fra le più belle di tutta la gara, le più pensate e sentite e soprattutto adoro la tua ricerca della materia prima e del mondo in cui la trasformi in un piatto meraviglioso. E questo non fa eccezione.
Grandissimo Pollo Abudalliabididdi, grandissima te e immenso Dario!
Ti abbraccio mia cara.

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 28, 2017 - 10:29 am

Così mi vizi però, fai i complimenti a Dario e coccoli me ,guarda che se poi mi abituo sono cavoli per te. Grazie davvero di cuore. Un abbraccio stritoloso.

Rispondi
Chiara Picoco Febbraio 20, 2017 - 9:39 pm

Non mi è difficile credere che quell'ometto che tanto adoro, abbia iniziato a parlare tanto presto… per non smettere più.
Abudalla Abididdi, buonissima la marinata con tutte quelle spezie, ma in particolare apprezzo il miele di tiglio. Io che non amo molto il miele,quello lo adoro proprio.

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 28, 2017 - 10:27 am

In effetti parla anche mentre dorme, e non potrebbe essere diversamente. Un bacione

Rispondi
Lidia - The Spicy Note Febbraio 20, 2017 - 9:57 pm

Ma io lo capisco Dario eh. Da piccole io e mia sorella avevamo l'amico Ferari Torari che vendeva pellicce (pensa te la follia), e che chiacchierate che ci facevamo ahahahahahah
Al di là del nome, simpaticissimo, il tuo mix di spezie mi ha steso.
Sono o non sono la Spice Girl?!?
Delizioso, entrambe le versioni.
Un abbraccio!!
Lidia

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 28, 2017 - 10:26 am

Il mondo dei bambini è talmente ricco di fantasia che mi commuove ogni volta che ci penso, soprattutto perché poi si perde e ci si ritrova cinici e pessimisti. Grazie, un bacione.

Rispondi
Anna Luisa e Fabio Febbraio 21, 2017 - 9:52 am

Mi chiedevo proprio da cosa nascesse il nome di questa ricetta 😀 Credo che non avresti mai potuto chiamarlo diversamente 😀
E comunque veramente riporta a certe atmosfere e a certi sapori. a trovarli polli così! Poi tu hai fatto il resto, interpretandolo alla grande.

Fabio

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 28, 2017 - 10:25 am

perché i vostri commenti mi vanno sempre in spam, dovrò togliere il filtro antijuventini 😛

Rispondi
Alessandra Gennaro Febbraio 23, 2017 - 1:25 pm

Dario e' speciale- e tutto quello che scopro di lui che ancora non conoscevo non fa che renderlo ancora piu' speciale, ai miei occhi. C'e' il suo mondo interiore e c'e' questa capacita' unica di comunicarlo, in questo modo altrettanto unico e coinvolgente che gli e' proprio. io me lo immagino, mentre dice abudalla abididdi, con quegli occhi che parlano, quel sorriso da schiaffi, quell'espressione da strapazzami di coccole che vedrai la coda di ragazzine, ragazza mia, vedrai la coda fra non molto, se gia' non c'e'.
E gia' ti vedo a brandire cosci di pollo ruspante in stile clava 🙂
e pero' mi piace, che sia stata tu e non una fidanzata qualunque 🙂 a dare sostanza a questo pollo. Aggiungilo alle tante cose che vi uniscono- e abbracciamelo stretto! (non il pollo, il figliolo 🙂

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 28, 2017 - 10:24 am

ahahah guarda per ora non se lo fila nessuno però anch'io temo che tra qualche anno sarà preso di mira (io non conto però sono troppo di parte). Grazie. una bacione.

Rispondi
Marina Febbraio 23, 2017 - 4:07 pm

Bisognerebbe scrivere queste parole e questi modi di dire delle nostre creature perché se non lo,facciamo ce lo dimentichiamo, è matematico. Mia figlia essendo bilingue ha iniziato a parlare tardi e facendo una grammatica sua che non era altro che coniugare i verbi serbi in italiano o viceversa oppure creare le parole a metà fra il,serbo e l'italiano storpiandole ! Le maestre all'asilo uscivano pazze perché lei era una chiacchierona per non dire rompiballe ! Dui era una parola che voleva dire altro, ancora ma anche secondo…qualsiasi cosa lei volesse, ma doveva essere quello che lei avesse in mente. E veniva dalla parola serba che drugi – altro, secondo.se voleva un'altra polpetta ripeteva dui fino al giorno dopo ? un bacio a Dario ! E anche alla mamma, dai…

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 28, 2017 - 10:23 am

Mica si frigge con l'acqua qui, le ho scritte, magari non tutte ma tante sì proprio per non dimenticarle. I bambini sono unici e immagino la tua bilingue quale confusione possa aver avuto nella testa poverina, però ora si ritrova a sapere 2 lingue senza sforzo, è un grande regalo questo. Un bacione Marina

Rispondi
Silvia Zanetti Febbraio 24, 2017 - 5:22 pm

Quando si cucina una ricetta pensando a qualcuno, si crea un legame speciale con ciò che si va a preparare ed il piatto finale acquista un sapore in più. Il nome di questo pollo ricorda davvero luoghi e tempi lontani e chissà nella testa di Dario quella parola buffa cosa gli evocava mentre la pronunciava. Sei stata molto brava perchè hai fritto molto bene il pollo, raggiungendo una doratura uniforme della panatura in entrambe le versioni. Anche l'interno è ben cotto. Buonissimi gli abbinamenti tra pollo, salsa e scalogni in agrodolce. Bravissima.

Rispondi
Annarita Rossi Febbraio 28, 2017 - 10:21 am

Grazie a te ora so aspettare che l'olio si scaldi per bene, so marinare prima di friggere e grazie per avermi fatto venire la voglia di friggere ogni tanto. Grazie punto.

Rispondi

Lascia un commento

Potrebbero piacerti anche:

Questo sito usa i coockie per migliorare la tua esperienza. Spero che per te sia ok, ma se desideri saperne di più.... Accetto Leggi altro