Spaghetti cacio e pepe per MTC S- cool

by Annarita Rossi

Ho scoperto a mie speseche, quando tutte le energie sono concentrate a sopportare il dolore, ilcervello allontana ciò che ritiene non necessario. Il mese scorso mi sonosottoposta a una piccola operazione per la quale ero in lista da anni chetuttavia ha un postoperatorio piuttosto difficile, in più, un paio diimprevisti hanno allungato la convalescenza, rendendola molto dolorosa ecostringendomi a letto per settimane. In questo periodo sono riuscita solo aleggere mentre tutto il resto ha fatto un passo indietro. Appena mi sono ripresaho capito di aver dimenticato molte cose come se la mia mente avesse resettatoil superfluo, in modo del tutto arbitrario per giunta. Il pin del bancomatperso nei meandri neuronali, ho dovuto rifarlo, non c’è stato verso diricordarlo, eppure lo digitavo quasi tutti i giorni. Indirizzi mail, gestionedegli impegni presi, tutto sfocato. Ho fatto fatica a riprendere le fila dellalista dei doveri.

Mettermi a cucinare perl’MTC era uno di quelli. La seconda lezione della scuola verteva sulla cotura della pastasecca e la sua mantecatura con sughi cotti e sughi crudi.

Una prova classica con lacacio e pepe e una prova creativa. La prima non la faccio quasi mai perché ilmarito non ama i formaggi e passare l’esame con una prof. come Greta De Meo mi inquietanotevolmente. Una mantecatura a prova di pecorino, una fotografia rapida inmodo da non far asciugare la pasta e riuscire a fare una foto decente con dellapasta bianca erano tutte ansie da prestazione.

Seguendo le dispensedella prof. è stato come essere portati per mano, il gusto era ottimo e ilconsorte non ha protestato. Per non far aspettare il sughetto ho scattato le foto con il  cellulare, mi sono pentita ma ormai la cocio e pepe era finita.

Dalle dispense si legge che laCacio e pepe è un monumento nazionale che nasce povera, dalle bisacce deipastori durante la transumanza, quando il guanciale era finito e del caciostagionato rimaneva quasi solo la crosta. E’ una ricetta con soli treingredienti ma non è facile, anzi, nasconde molte insidie. L’importante èpartire con ingredienti scelti di ottima qualità.

La pasta va cotta inabbondante acqua poco salata, 4 massimo 5 g di sale per litro d’acqua.

Il pecorino deve essererigorosamente romano e stagionato, almeno 12 mesi, pecorini poco stagionati nonreggono le temperature e tendono a fare il filo, ad aggrumarsi edinevitabilmente a diventare un tutt’uno con la pasta. Il pecorino va lavorato atemperatura ambiente. 

Il calore deve sciogliere ilformaggio poco alla volta, grattugiarlo finemente aiuterà a scioglierlo completamenteed eviterà grumi di formaggio non sciolto. Vi servirà una frusta e un mestoloed una bastardella d’acciaio, lavorate il formaggio fino a renderlo una cremaaggiungendo poca acqua per volta, anche qui attenzione, questo è un momentomolto delicato continuate a mescolare e tenete in caldo. Questa operazione vafatta assolutamente al momento, non è possibile preparare prima la crema elasciarla in attesa, si separerà e il grasso affiorerà in superficie, la cacioe pepe è la regina delle paste espresse.

Il pepe è quello nero,scegliete un pepe buono, Il pepe va pestato al momento, possibilmente amortaio, ma va bene anche un macina pepe, la cosa importante è non macinarlotroppo sottile, la cacio e pepe chiama un pepe grossolano. 

Ingredienti: per 4 persone

Attrezzatura:

una pentola capiente perbollire la pasta

Una padella per mantecare

Una bastardella d’acciaio

Una pinza

Una frusta

400 g di spaghetti

120 g di pecorino romano stagionatograttugiato fino

Pepe nero a mulinello

Lessate la pasta in abbondanteacqua, poco salata. Mentre la pasta cuoce sciogliete il formaggio in unaciotola aiutandovi con una frusta, aggiungendo poca acqua per volta, fino adottenere una crema, tenete in caldo.

Tirate su la pasta 3 minutiprima del punto di dente e continuate la cottura nella padella con un filod’olio, il pepe e abbastanza acqua per permettere la cottura. Fate riprenderecalore sempre mescolando e agitando la pasta nella padella così da creareun’emulsione tra amidi e grasso, continuate fino ad arrivare a cottura. Fuoridal fuoco e lontano dal fornello caldo aggiungete velocemente la crema dipecorino, saltate la pasta velocemente e servite fumante, la cacio e pepe nonpuò aspettare. Aggiungete un altro pizzico di pepe sul piatto prima di servire
con questa ricetta partecipo alla seconda lezione dell’Mtc S-cool 
 

10 commenti

๓คקเ Novembre 23, 2018 - 9:40 pm

Annarita carissima, mi dispiace di leggere della tua lunga e dolorosa convalescenza, non sapevo niente. Spero che il peggio sia passato e che la strada verso la completa guarigione sia finalmente in discesa.
Intanto questa Cacio e Pepe mi sembra un ottimo sintomo… ?
Un abbraccio .

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Annarita Rossi Novembre 27, 2018 - 2:41 pm

Cara Mapi, grazie. Sai che non sono riuscita neanche a andare in Garfagnana? però ora va molto meglio, ci sono stati degli intoppi ma ora sono passati.

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Ursula Novembre 24, 2018 - 12:15 pm

Cara Annarita, ti auguro una guarigione molto veloce, che tutto torna come prima. Un caro abbraccio dalla Germania !

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Annarita Rossi Novembre 27, 2018 - 2:42 pm

Ciao Ursula cara, tu come stai? io ora molto meglio grazie. Spero di rivederti un giorno.

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Giuliana Novembre 24, 2018 - 2:01 pm

nemmeno io sapevo niente dei tuoi problemi, spero si siano risolti e che tu stia meglio. Come te sono reduce da un riposo forzato e ora ho altri piccoli problemi che mi rendono difficile la normalità, ma passerà. La tua cacio e pepe è bellissima! Qui, profondo nord, il pecorino in genere non è molto apprezzato, se non sporadicamente ma la scuola è la scuola e quindi il dovere chiama!

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Annarita Rossi Novembre 27, 2018 - 2:43 pm

Lo so che tu hai avuto la gamba rotta, per la seconda volta se non sbaglio, basta avere pazienza dai. Sto meglio ora e tutto si recupera. Grazie.

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Marina Novembre 25, 2018 - 9:00 pm

Cara Annarita, spero che adesso tutto si sia risolto…nulla di grave mi auguro. Un grande abbraccio ?

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Annarita Rossi Novembre 27, 2018 - 2:44 pm

Nulla di grave Marina solo rogne. Un abbraccio a te.

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Sabrina Fattorini Novembre 26, 2018 - 8:32 am

Per fortuna, ti troviamo adesso in perfetta forma (so, passo passo cos'è stato quest'ultimo mese) la tua cacio e pepe è cremosissima tanto che l'ha mangiata pure Michele, tutto sta tornando a posto! Un abbraccio!

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Annarita Rossi Novembre 27, 2018 - 2:44 pm

Beh tu mi hai seguito passo passo con tanto di racconti quotidiani, povera Sabrina. Gli ometti l'hanno spolverata senza fiatare.

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