Za’atar bread

by Annarita Rossi

Datemi delle spezie e io mi sento già lontana, in Paesi esotici. Mai come in questo momento vorrei avere un passaporto in tasca, una carta d’imbarco e partire per una meta lontana. Non importa dove, l’importante sarebbe partire. Lo za’atar bread mi ha fatto questo effetto, mi ha subito trascinato via con la mente in luoghi che ho visitato o altri che vorrei conoscere.

za'atar bread

Aspettavo con ansia le ricette di Falastin di Sami Tamimi e Tara Wigley, testate dallo Starbook Redone, perchè ogni volta che ne guardo una mi sento subito bene. Ho scelto lo za’atar bread per la sua carica di profumi e sapori e per la descrizione che ne fa Stefania, facendomi venire l’acquolina in bocca. I panini sono spariti in un sol boccone.

za'atar bread

ZA’ATAR BREAD
per 12 pezzi

un cucchiaino e mezzo di levito di birra disidratato
un cucchiano di zucchero semolato
170ml di acqua tiepida
320 g di farina, più dell’altra per spolverizzare
un cucchiaio di latte in polvere
un cucchiaino e una punta di curcuma in polvere
un cucchiaino e 1/4 di sale
3 cucchiai di olio di semi di girasole
3 cucchiai di olio d’oliva, più un altro per ungere
2 cucchiai di semi di sesamo più un cucchiaino e mezzo per la superficie
un cucchiaio di semi di nigella, più mezzo cucchiaino per la superficie
15 g di foglie di origano
120 g di feta sbriciolata
2 cucchiai di yogurt greco
un cucchiaio di za’atar

Mettere lievito, zucchero e acqua in una ciotola e mescolare brevemente. Lasciare da parte per 5 minuti finchè la superficie si coprirà di bolle. Versare la farina, il latte in polvere, la curcuma ed il sale nella ciotola della planetaria a cui sarà stato montato il gancio da impasti e fare girare un poco, solo per amalgamare.
Aggiungere quindi il composto di lievito, l’olio di semi di girasole e quello di oliva. Lavorare per circa due minuti a bassa velocità quindi appena il tutto sta insieme aumentarla un po’ e lavorare per altri 3 minuti.
Unire i semi di sesamo, quelli di nigella e l’origano e far andare la macchina per altri 4 minuti.
L’impasto dovra risultare molto morbido. Rovesciare l’impasto sul piano di lavoro e formare una palla, quindi ungere la ciotola della planetaria con l’ulteriore cucchiaio di olio, ungere anche la tutto l’impasto e mettervelo a riposare, coperto con un telo, per circa un’ora in luogo tiepido (o comunque fino al raddoppio).
Riprendere l’impasto, lavorarlo dandogli la forma di un salsicciotto lungo 30 cm e tagliarlo in 12 pezzi uguali da circa 50 g ciascuno. Lavorare ogni pezzo in modo da formare delle palline quindi metterle su un piatto, coprirle con un telo pulito e lasciarle riposare per 20 minuti.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Ora schiacciare ogni pallina sul piano di lavoro fino a formare un disco da circa 10 cm di diametro e 2-3 mm di spessore. Mettere al centro circa 10g di feta sbriciolata e piegare i lati verso l’interno in modo da richiudere il ripieno e formare una pallina.
Mettere i panini sulla teglia con il lato della chiusura rivolto verso il basso e distanziandoli bene.
Spennellarli con lo yogurt, spolverizzarli con za’atar, semi di sesamo e semi di nigella.
Far riposare 5 minuti e cuocere per circa 20, finchè saranno coloriti e la base dorata.
Servirli subito oppure a temperatura ambiente.

NOTE

Ho utilizzato solo 1 cucchiaino di lievito pari a 4 g, 1 cucchiano e mezzo mi sembrava troppo per così poca farina. In realtà la feta all’interno appesantisce i panini e se si ha poco tempo meglio la dose intera. Se li fate con calma invece, potete utilizzare meno lievito e aspettare più tempo per la lievitazione.

Ho omesso il latte in polvere perchè non lo avevo, non ho cambiato per questo la dose di farina dato che è veramente poco. Sono sicura che contribuisce alla morbidezza dell’impasto.

Non avevo neanche lo za’atar e come mi è già successo in passato l’ho preparato da me, avendo freschi gli ingredienti in giardino. Li ho seccati e miscelati secondo questa ricetta .

La ricetta è semplice e spiegata nei dettagli, non avete scuse per non provarla.

GIUDIZIO FINALE

PROMOSSA

4 commenti

Sonia Conte Gennaio 19, 2021 - 1:04 pm

Quanto son belli con il glutine!!!!

Rispondi
Annarita Rossi Gennaio 19, 2021 - 4:48 pm

ahhah mi hai fatto ridere. Ma se tu ammiri i panini col glutine io ammiro te che li hai fatti senza. La panificazione senza glutine è per veri maghi.
Grazie Sonia. Un bacio.

Rispondi
Antonella N Gennaio 28, 2021 - 11:33 am

Congratulazioni per il Redone!
Sono bellissimi e conto di farli presto, usando la tua ricetta della za’atar!

Rispondi
Mapi Gennaio 28, 2021 - 2:39 pm

Veramente brava, Annarita!

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