Lasagne di minestrone al pesto

by Annarita Rossi

A volte penso che i bambini nascano con l’idiosincrasia perle verdure scritta nel Dna. Il mio, esplode in un “che schifo” ogni volta chevede qualcosa di verde e pensare che di impegno ce ne ho messo e tanto. 



Quandoera molto piccolo ho cercato di fargli assaggiare quanti più sapori potevo epensavo anche di aver fatto un buon lavoro quando, ancora instabile sulle gambe,andava a rubare i pomodorini nell’orto per mangiarli. Ad un certo punto tutto ècambiato e ciò che prima mangiava con piacere è diventato una scifezza (dicevaesattamente così), ma mica mi sono data per vinta, ho cominciato a evitare difargli vedere le verdure e a nasconderle e camuffarle in modo che pensasse dimangiare altro. Sono nate così le orecchiette al pesto (di broccoli) o il pan y tomate,  assaggiato a Barcellona, che gli piaceva tanto solo perché il pomodoro èstrusciato e non riconoscibile. 


Secondo me ci sono 3 tipi di mamme: quelle che siarrendono e propongono solo patatine fritte, quelle fortunate che hanno bambini verdurivori onnivori e quelle che le provano tutte. Io appartengo a quest’ultima categoriae ho cercato, nel tempo, di avvalermi di consigli, ricette dal web e libridedicati ai bambini. 


E’ proprio su uno di questi “il cucchiaino d’argento –verdure che passione” che ho visto le lasagne di minestrone, anche se, a dirlatutta, in quel caso si trattava di lasagne velocissime realizzate con lasagnepronte, besciamella pronta, pesto pronto e minestrone surgelato. Forse è perquello che non le avevo mai provate ma, quando Sabrina ha proposto le lasagneper l’MTC, mi sono tornate prepotentemente in testa. Ho preparato il minestroneestivo di mia mamma, ho steso la pasta all’uovo, ho fatto la besciamella e ilpesto e il risultato ha stupito tutti. Un pieno di verdure saporite. Si può partire dal minestrone outilizzare un minestrone avanzato a patto di scolarlo del liquido in eccesso, perciò è una ricetta che può diventare di riciclo. Fare le lasagne non è veloce ma se ci si organizza il lavoro e lo si divide in più momenti la soddisfazione è davvero tanta.

Pesto
Basilico 50 g (foglie giovani)
Parmigiano 6 cucchiai
Aglio 1 ma anche 2 se piace
Pinoli 1 cucchiaio
Olio extravergine d’oliva
Sale grosso qualche grano
Nella ricetta tradizionale bisognerebbe munirsi di mortaiodi marmo e pestello di legno e seguire un rigido protocollo io, non me nevogliano i genovesi, lo faccio con il mixer cercando di non far scaldare troppoil basilico. 

Lavare e asciugare il basilico e metterlo nella ciotola del mixercon l’aglio, il formaggio, i pinoli, il sale e un goccio d’olio. Azionare il mixera impulsi e aggiungere olio se necessario fino a che il tutto si sia ben tritatoe amalgamato. Aggiungere altro olio alla fine.
Chi volesse farlo nella maniera convenzionale.


Minestrone della Diva
Carote 2
Sedano 1 costa
Cipolla 2
Zucchini 2/3
Bietola o lattuga 3/4 foglie
Porri 2
Piselli freschi (io surgelati) 200 g
Passata di pomodoro 3 cucchiai o pomodori freschi 2/3
Aglio 1
Patate 2 piccole
Basilico 2 foglie
Olio
Sale
Pepe
Acqua 500 ml

Lavare e pulire tutte le verdure. Tagliarle finemente.Metterle in una pentola alta e aggiungere l’acqua, il sale, il pepe e ungoccio d’olio. Cuocere il minestrone a fuoco medio per circa 30 minuti. Se leverdure dovessero rilasciare troppa acqua bisogna eliminarla togliendola con unmestolo. Il risultato dovrà essere quello di un minestrone asciutto. Lasciarintiepidire e aggiungere il pesto.

Per la pasta
Farina di granotenero di tipo 1 + un po’ 200 g
Semola di granoduro rimacinata 100 g
3 uova
Mettere sul tagliere lefarine a fontana con al centro le uova. Lavorare molto bene ed energicamentel’impasto fino ad amalgamare completamente gli ingredienti e fino a quando nondiventa liscio, aggiungendo, se necessario, della farina o acqua.
Farlo riposare coperto conuna ciotola per una mezz’ora.
Riprendere l’impasto estenderlo sottile con il matterello. 
Impugnareil matterello tenendo le mani vicine e facendo pressione con il pollice e ilpalmo appena sotto. Partire dal cento e ruotare spesso la sfoglia. Manmano che cresce la ruoto arrotolandola sul matterello. I fianchi devoondeggiare. Per farla tonda, far scorrere le mani su e giù per il matterello.
Una volta stesa, lasciare la sfoglia ad asciugare intanto che si prepara labesciamella.

Perla besciamella 
Latte 1,5 lt
Burro 120 g
Farina 150 g
Sale
Pepe

Mettere a bollire il latte tenendone da parte un bicchiere.
Nel frattempo sciogliere il burro a fuoco lento, mescolando continuamentecon un cucchiaio di legno.
Togliere il burro dal fuoco e incorporare a poco a poco la farinamescolando con energia per evitare che si formino grumi.
Aggiungere il latte bollente un poco per volta. Salare e pepare.
Rimettere la salsa sul fuoco e continuare a rimescolare fino al bollore.

Comporre la lasagna
 Mettere a bollire abbondante acqua salata.Preparare una ciotola di acquaghiacciata e uno scolapasta.Tagliare la sfoglia in grandi rettangoli.

Buttarneun paio per volta nell’acqua bollente e quando riprende il bollore, scolarlicon l’aiuto di una schiumarola, raffreddarli nell’acqua gelida e metterli ascolare bene stesi nello scolapasta.  Continuare in questo modo fino acuocere tutti i rettangoli.

In una teglia da forno versare un mestolo di besciamellae uno minestrone e stenderli bene fino a coprire il fondo.

Man mano che lelasagne si sono scolate bene dall’acqua stenderle nella teglia a strati,alternandole con uno strato di besciamella, uno di minestrone e una bellamanciata di parmigiano fino a riempire lo stampo.

Cuocerle in fornopreriscaldato a 180° per 30/35 minuti.Spegnere il forno e lasciarle riposarequalche minuto prima di servirle.

Con questa ricetta partecipo  all’mtc n. 42

10 commenti

Saparunda Ottobre 22, 2014 - 11:13 am

Se ho amato subito la tua prima lasagna, con questa è stata proprio un colpo di fulmine!
Io sono mistrone addicted, lo sapevi?
Mia madre è stata fortunata, perché tutti e tre siamo sempre stati onnivori. Ed il minestrone con l'ortica era uno dei nostri piatti preferiti. Ma forse siamo stati l'eccezione che conferma la regola, 3/3 è complicato ad averlo! :)))

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Annarita Rossi Ottobre 22, 2014 - 4:07 pm

Che pacchia 3 figli che mangiano le verdure. In confidenza Dario ha mangiato le lasagne ma sembrava giocasse all'allegro chirurgo estraendo quando uno zucchino quando un pisello. Bacio.

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Claudette Ottobre 22, 2014 - 4:20 pm

faccio parte della categoria "mamme che le provano tutte", senza successo. Buioni risultati ottiene la cuoca della refezione scolastica. Quindi faccio parte anche della categoria mamme che non sanno cucinare (forse).
Claudette

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La Cucina Spontanea Ottobre 22, 2014 - 5:36 pm

Geniale!!Questa la doveva scoprire una ventina di anni fa la mia mamma, sarebbe riuscita a far mangiare la verdura a Marta. Non mangiava quasi niente, la pasta doveva essere rigorosamente in bianco e verdura pochissima. Negli anni però è migliorata notevolmente, direi!!Io invece mangiavo qualsiasi cosa :))))
un bacione, Chiara

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Peanut Ottobre 22, 2014 - 8:35 pm

Senti, ma vuoi che venga io per un po' come figlia adottiva così ti faccio sbizzarrire un po'?! 😉

(Secondo me è solo una fase, passerà! Non mollare!)
Un bacione Annarita!

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ilaria lotti Ottobre 23, 2014 - 3:46 pm

Povero Dario…raggirato e tratto in inganno senza nessuna pietà… 🙂
Una lasagna più squisita dell'altra! e l'idea del minestrone è veramente una "ganzata"
Un abbraccio 🙂

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Giulietta | Alterkitchen Ottobre 28, 2014 - 8:24 pm

Io lavoro a stretto contatto coi pupetti, e tutti i giorni mi trovo a pensare quanto siano fortunate le mamme dei bimbi onnivori, come lo sono stata io, gioia di mammà (che praticamente mi propinava, senza sale e frullato, quello che arrivava sulla tavola dei grandi).
Con queste lasagne di riciclo e intelligentissime mi regali un piatto davvero geniale.
Bravissima!

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Greta Ottobre 28, 2014 - 8:41 pm

Sono anche io una di quelle che le prova tutte, ma solo con l'ultimo figlio, ancora non mi spiego come possa essere possibile, ma forse il bello sta proprio nelle differenze 🙂 quindi faccio outing sono una frullatrice folle anche io 😀

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Alessandra Gennaro Ottobre 29, 2014 - 2:16 pm

Le ho provate tutte- e in qualche caso non ci sono riuscita. L'unico risultato che ho portato a casa è un gran palato, un interesse genuino per la cucina e una trafila di richieste assurde, del tipo "mamma, fammi una lemon meringue pie che fra mezz'ora la porto alla festa di tizio", "mamma, vai a chiedere allo chef la ricetta del dolce al cioccolato che lo regalo per Natale ad Andrea (mio suocero)", "mamma questo e mamma quello". quando smetterà di dire "mamma", sarà un altro passo avanti (anni 19, preciso).
mia madre, per contro, aveva la costante umiliazione di una figlia che mangiava le verdure all'asilo- e a casa no. Era persino andata dalle suore a chiedere la ricetta del minestrone e ancora ricorda i miasmi della cucina, al confronto dei profumi che si levavano in casa nostra. Ma niente, mia sorella era irremovibile. Solo alla fine si è scoperto che il problema era il formato di pasta 😉 e son sicura che se avesse visto queste lasagne, ti avebbe fatto un monumento. Mia mamma, ma anche mia sorella. Con buona pace delle suore tutte 😉

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Sabrina Ottobre 30, 2014 - 9:46 pm

Lui, il mio figliolo, ha mangiato di tutto fino ai tre anni. Poi è stato drogato dalla zia ( a casa mostra o mangiar questa minestra o saltare la finestra) a casa della zia, cuoca single, tesoro vuoi i tortellini o le lasagne? e così mi si è rovinato un figlio!
però sai che se gli presentassi davanti alla forchetta una lasagna così, non farebbe una piega?
bella, bella, bella.
grazie
sabri

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