In alto a sinistra – Pane di Shabbat per Michael

by Annarita Rossi

 Ho sempre pensato che i legami affettivi percorrano strade singolari,che non seguano necessariamente le parentele o le vie che ci si potrebbeaspettare. E’ buffo come si possa provare un sentimento per uno sconosciuto, un cantante o unattore che non si è mai incontrato, eppure, seguendone il percorsoprofessionale e di vita o semplicemente guardando un film o ascoltando unacanzone, si instauri una relazione che non è troppo lontana dal bene, dall’amiciziao dalla simpatia. Mi stupisco, perché arrivando io dal mondo reale, fatto diemozioni scambiate vis a vis, ho stabilito via internet molte amicizie conpersone mai viste prima. Se, per i nostri figli è normale questo tipo dirapporto, non lo è per me che mi ci sono trovata a metà strada della vita. Ilsentimento tuttavia c’è, anche se è solo via etere. 

Ecco che se un membro della community dell’MTC , mai incontrato ci lascia, siprovano dolore e smarrimento autentici. L’ansia per la situazione critica, laleggerezza dopo una notizia di speranza, la preoccupazione per la moglie e lafiglia, sono stati sentimenti reali. 

Doc, a me piaceva chiamarti così, ci siano solo sfiorati, mi hai guidato alla scoperta della vitamina B12 nel Masterclass che hai seguito conArianna, con una competenza e una serietà che mi hanno fatto capire molto dite. Quando ti penso, senza averti mai visto, penso a un galantuomo, rigido permestiere ma dolce e tenero, come solo un padre che sceglie una figlia non sua,possa essere, ironico e divertente, sei stato una roccia e insieme un amorevolenonno, un uomo colto (ma quante lingue parlavi e scrivevi?) che mancherà atutti. 

La cosa che mi piaceva di più però era il tuo essere fuoridagli schemi, un uomo libero che ha scelto di farsi accompagnare negli ultimianni da due donne straordinarie Micol e Eleonora. La prima l’hai scelta permoglie, la seconda per figlia e sei stato un padre esemplare senza che nessuno,in fondo, te lo avesse insegnato, perché certi ruoli, è vero, non si imparano,vengono dal cuore. Giusto il cuore, è lui che ti ha dato tanto e alla fine tiha tradito. In fondo, penso che se hai potuto andartene è perché avevi lasciatotalmente tanto di te alla tua famiglia, da permettere che camminassero dasoli. Forse Micol e Eleonora non l’hanno ancora capito ma Lolo sì, lui guarderàsempre il alto a sinistra e ti vedrà, come solo gli occhi di un bambinopossono.

La risposta ad un post collettivo di saluto è stata corale,come vedi tutti ti hanno amato e apprezzato, cosa c’è di più bello nella vitache aver seminato bene? Rimarrai nel cuore di ognuno di noi. Senti, in quelposto in alto a sinistra, vedi se ci sta anche mio fratello, salutamelo tanto eabbraccialo per me.


Il pane del sabato che ho pensato per te è classico ilprimo, serio e composto fatto di venerdì e mangiato il sabato, l’altro ereticoe piccante con cioccolato e peperoncino. La vitamina B12 qui è solo nelle uova,spiacente ma non potevo farti un pane con le ostriche o il pesce azzurro. 

per duetrecce ripiene ricetta di Eleonora:

500 g di farina 0

2 uova (circa 60-62 gr con il guscio)

100 g di zucchero

20 g di lievito di birra

125 ml di acqua tiepida

125 ml di olio extra vergine d’oliva

10 g di sale

50 g di uva passa golden

50 g di gocce di cioccolato fondente

habanero chocolate in polvere

un tuorlo d’uovo

un cucchiaio di acqua

semi di sesamo e papavero

Prima ditutto e importantissimo, setacciare la farina.

Sciogliereil lievito nell’acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e farriposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Mischiare lafarina, il sale e lo zucchero e versarci il lievito e cominciare ad impastare,versare poi l’olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loroincorporazione. Lavorare fino a che l’impasto si stacchi perfettamente dallaciotola, lasciandola pulita.

Lasciarlievitare per almeno due ore, dopodiché, sgonfiare l’impasto e tagliarlo in dueparti uguali. Tagliare poi ognuna delle parti in tre.

Stendere suun piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15.Nella prima treccia spargere l’uva passa sulle tre parti. Arrotolarle poi sullalunghezza, in modo da ottenere tre lunghi “salsicciotti”. Unirli daun capo e cominciare ad intrecciare.

Nellaseconda treccia distribuire le gocce di cioccolato e la polvere di peperoncinocon parsimonia e ripetere l’operazione descritta in precedenza. Adagiare letrecce su una placca da forno unta di olio. Lasciare lievitare ancora due ore.

Sbattere iltuorlo d’uovo con un cucchiaio di acqua e spennellarlo sulla superficie;spolverare di semi di sesamo o papavero.

Infornare inforno già caldo e STATICO a 200°C per circa 15-20 minuti

5 commenti

Elisa Dondi Novembre 27, 2017 - 10:51 pm

Annarita ti abbraccio forte!

Rispondi
Annarita Rossi Novembre 28, 2017 - 8:34 am

Grazie Elisa <3

Rispondi
Francesca...la nuova... Novembre 28, 2017 - 9:11 am

E anch'io ti abbraccio forte

Rispondi
Gaia Novembre 28, 2017 - 9:41 pm

Ciao DOC. Le ostriche la prossima volta. 😀
un bacio, Annarita.

Rispondi
Eleonora Colagrosso Novembre 30, 2017 - 3:21 am

Non che non lo fossi già, ma di fronte a queste parole mi sono commossa.
Ancora di più, dico. Mi rendo conto di quanto abbia seminato durante la sua vita. Me ne sono resa conto già li, in israele a vedere come messaggi e lettere di ex pazienti fioccavano e gli amici che chiamavano, ex stagisti, ex alunni… tante persone.
E da lunedì mi ritrovo a leggere i vostri saluti, stretti in un unico abbraccio e mi rendo conto di quanto abbia saputo regalare di sé anche da dietro a uno schermo. davvero fuori degli schemi.
Grazie. un bacio grande.

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