Tozzetti romaneschi per la Giornata Nazionale dei Dolci con l’Olio Extravergine

by Annarita Rossi

 Ci sono ricette e ricette, puoiprovare anche a rifare le splendide preparazioni degli chef ma niente, diconiente, batterà mai la semplicità e la bontà di una ricetta della tradizione,tanto più se quella ricetta è stata tramandata per generazioni.

Amo le ricettedonate, quando arrivano dalle nonne poi mi scaldano il cuore. Questa volta peròho sottovalutato gli effetti. Per la Giornata Nazionale dei Dolci con l’Olio Extravergine del Calendario del Cibo Italiano ho scelto di fare i tozzetti romaneschi perchénon li avevo mai provati prima e neppure li conoscevo a dirla tutta, la ricettami è stata data da Patrizia e proviene direttamente da sua nonna. 
Non l’hoconosciuta ma mi sembra di vederla, con il grembiule e i suoi capelli bianchiraccolti, intenta a impastare gli ingredienti a occhio perché quando una cosala prepari da anni ormai è l’occhio che fa da bilancia. Pochi ingredienti diqualità e si crea una magia che non conosce l’usura del tempo. 
Ho dato questi biscotti a mio marito affinché liportasse in ufficio e li mangiasse quando si faceva il caffè, beh ogni giornotornava con i complimenti dei colleghi e dei clienti e poi ricevevo telefonatedalle mogli dei clienti per complimentarsi per quei biscotti così buoni,insomma un successo. I tozzetti sono famosissimi dolcetti laziali cugini deicantucci toscani con la differenza che sono fatti con la nocciola dei Monti Cimini conosciuta con ilnome di “gentile romana” per il suo sapore delicato. Altra peculiarità di questibiscotti è la presenza dell’olio extravergine d’oliva che si sposa benissimocon gli ingredienti senza prevalere. 

Il Lazio ha conosciuto l’olivicoltura a partire dalVII secolo a.C. ma è con gli etruschi e i sabini e più tardi con i Romani che imetodi di coltivazione ebbero una svolta, facendo della Sabina il centro dell’olivicolturadi tutto il Lazio. La produzione oggi è notevole, tanto che nel 2015, la guida “Oli d’Italia” del Gambero Rosso, haassegnato al Lazio il secondo posto tra leregioni produttrici di olio extravergine.
Le DOPpresenti sono il Canino nel viterbese, Tuscia,Sabina nel territorio della Sabina romana e reatina e CollinePontine nella provincia di Latina. L’olioextravergine Dop Sabina presentaun sapore di fruttato medio e regala un retrogusto tra amaro e piccante ben equilibrato.

Grazie Patrizia 

TOZZETTI ROMANI

500 g di farina 0

3 uova medie

300 g di nocciole tostate

300 g di zucchero

100 g di olio extravergine

la scorza grattugiata di un limone

2 cucchiaini di lievito per dolci
Dividere le nocciole ed una partetritarle grossolanamente al coltello. Lasciare intere le altre.
Su una spianatoia fare la fontana conla farina a cui si avrà già miscelato lo zucchero ed il lievito. Mettere ancheun pizzico di sale. Al centro mettere le uova, l’olio e la scorza di limone. Lenocciole distribuirle tutte intorno sulla farina.
Cominciare ad impastare, piano pianoincorporando la farina nelle uova e poi, aiutandosi con un tarocco, radunare lafarina al centro ed impastare con le mani, ottenendo un impasto omogeneo e nontroppo duro.
Formare dei filoncini lunghi una15na di cm e larghi c.ca 3 cm, metterli su una placca con carta da forno,distanziati, e cuocere per una 20na di minuti a 180°C.
Togliere dal forno, lasciarlifreddare un attimo quindi tagliarli in trasversale come si fa per i cantucci eripassarli in forno a dorare per una decina di minuti.

1 commenta

Patrizia Malomo Novembre 26, 2017 - 5:13 pm

Mi sembra di vederli, i tozzetti di nonna Emma, lì che spuntano dalle tue foto. Sono identici. Quelli di nonna in alcuni casi erano anche più tostati, perché ogni tanto si dimenticava le teglie in forno, quando per Natale ne faceva chili e chili da regalare e portare in tavola la notte, quando si apriva la bisca delle carte. Ricordo che prima di ritornare a Siena, me ne dava un sacchettino di contrabbando, perché sapeva che ne andavo pazza, e durante il viaggio mia madre mi sentiva masticare nelle retrovie. Mi viene quasi il magone, e non sai la gioia nel sapere che sono piaciuti così tanto. Mia nonna sicuramente sorride d'orgoglio.
Ti abbraccio forte cara Annarita. Grazie.

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