Dopo un primo esperimento soddisfacente volevo testare il nuovo attrezzo (il roner) con una cottura lunga e difficoltosa. Avevo nel congelatore una guancia di manzo, una specialità che di solito viene preparata brasata al barolo. Un pezzo pregiato perchè piccolo in quantità limitata. Si tratta del muscolo che si trova nella zona situata tra muso e gola, una parte ricca di muscoli, non grassa, ricca di fibre molto preziose, che deve essere cotta con attenzione: una rapida e intensa cottura iniziale per sigillare i succhi all’interno, e una successiva cottura lenta a bassa temperatura che faccia cedere le fibre di un tessuto così coriaceo.
Era il pezzo ideale per provare il sous vide. Ho messo insieme un pò di idee e alla fine il piatto si è composto da solo. La patata accanto a una carne brasata con il sughetto era indispensabile poi, dopo avere accompagnato il filetto di maile alle mele dovevo farmi perdonare dai maschietti di casa. Le cipolle in agrodolce puliscono la bocca e completano il piatto. La guancia non è proprio fotogenica mi rendo conto, neanche se ingentilita dalle pommes duchesse ma quello che conta, almeno a tavola è il gusto.
Questo MTC Smart e Greta mi hanno di nuovo fagocitata. MTC addicted di nuovo.
Per la guancia:
600 g Guancia di manzo
1 spicchio Aglio
1 gambo Sedano
1 carota
mezza Cipolla
100 ml Vino rosso
1 rametto rosmarino
2 foglie Alloro
2 rametti Timo
1 rametto salvia
Per le pommes duchesse
500 g di patate
2 tuorli
60 gr di burro a pomata
50 gr di parmigiano
sale
pepe
1 cucchiaio di fecola di patate
Per le cipolle agrodolci
2 cipolle rosse
160 ml di aceto di riso
20 ml di acqua
15 g di sale
15 g di zucchero
Per le patatine burro e salvia
5 patatine novelle
burro 30 g
salvia a piacere
Per prima cosa ordinate le guance dal vostro macellaio, difficile che le abbia in bella vista sul banco. Fatevele pulire bene dai filamenti esterni. Le guance di vitello sono sicuramente più piccole e più tenere, avendo masticato di meno e di certo più facili da cucinare. Le guance di manzo sono all’incirca 600 g ciascuna e per 2/ 3 persone sono più che sufficienti con il contorno e l’intingolo nel quale affonderete le patate e il pane.
Tagliate le verdure a tocchetti e fatele rosolare in una casseruola con l’olio, aggiungete l’aglio e le erbe aromatiche. Nel frattempo prendete una padella meglio se avete quella di ghisa e scaldatela per bene e poggiatevi la guancia in modo da farla sfrigolare da tutte le parti in modo da chiudere i pori e caramellizzare gli zuccheri (reazione di Maillard). In questo modo i liquidi rimarranno all’interno e la carne sarà più succosa.
Togliete la guancia e deglassate il fondo con il vino rosso. Unite tutto nella casseruola con le verdure, salate e fate cuocere 10 minuti.
A questo punto prelevate la guancia, dovrete farla raffreddare completamente prima di metterla nel sacchetto per il sottovuoto. Se avete un abbattitore bastano pochi minuti altrimenti dopo qualche minuto fuori potete metterla in frigo. Una volta fredda inseritela nel sacchetto con le verdure e il liquido. Azionate il roner a 80°C appena sarà arrivato a temperatura inserite il sacchetto a cerniera che avrete chiuso quasi tutti, appena immerso il calore farà uscire l’aria all’interno e allora potrete chiudere. Se invece avete la macchina per il sottovuoto sarà tutto più facile.
Cuocete per 8 ore.
Per le cipolle agrodolci fate uno sciroppo agrodolce facendo bollire l’ aceto di riso, l’acqua, il sale e lo zucchero, tutti insieme. Una volta arrivati a bollore si metteranno in infusione le cipolle tagliate a rondelle. Fatele raffreddare e poi chiudete il tappo.
Con calma mettetevi anche a fare le patate duchesse: lessate le patate con la buccia poi quando sono tenere toglietele dalla pentola, fatele raffreddare quel tanto da poterle maneggiare e sbucciatele poi passatele nello schiacciapatate, unite tutti gli altri ingredienti e mescolate bene. Con l’aiuto di un sac a poche con la bocchetta a stella fate delle palline su una teglia foderata con carta da forno. Cuocete per 15 minuti a 180°C e 5 minuti con il grill acceso.
Lessate le patatine novelle e quando sono tenere toglietele dall’acqua e sbucciatele poi rosolatele nel burro e salvia.
Terminata la cottura delle guancia togliete i succhi e le verdure e qui avete 2 strade: in una padella fate addensare i liquidi con la fecola oppure frullate i succhi con le verdure e fate restringere, io ho optato per la prima scelta.
Comporre il piatto
Tagliate la guancia in pezzi piccoli poi rimettetela in caldo (in questo caso se cuoce ancora un pò non è un problema). Sistemate sul piatto da portata le patate duchesse che potete riscaldare senza che perdano di croccantezza, poi le patatine novelle. Sistemate le cipolle agrodolci (scottate in questo modo rimangono croccanti e finiranno in un attimo), poi aggiungete i pezzi di guancia e irrorate con il sughetto. Un piatto da re.
7 commenti
Come ti ho già detto, la guancia brasata è stata la prima cosa che ho assaggiato in cbt anni fa ed è stato amore al primo morso!! Ma ho sempre indugiato sull’acquisto della strumentazione necessaria per la gestione domestica. Ora che ho rotto gli indugi si salvi chi può e la prossima sarà questa guancia secondo la tua splendida ricetta con annessi e connessi!!
Visto come un strumentello semplice può rivoluzionare la vita?
Ho fame solo vedendo le tue foto. Poi leggendo… aumenta…
ciao!
Sei sempre tanto gentile Biagio.
Io invece trovo che la tua guancia sia parecchio fotogenica, il piatto è molto bello e composto benissimo, hai rosolato prima di chiudere che è una cosa insolita per questo tipo di tecnica che solitamente prevede una rosolatura successiva ma il risultato è comunque una meraviglia! L’unica cosa visto che hai accompagnato con le patate io avrei lasciato la salsa un pochino più lenta ma è solo per trovare un difetto a questo piatto bellissimo! 😜
Sai che mi stavo chiedendo com’è che nessuno avesse ancora pensato alla guancia? sarebbe stata la mia prima scelta (la seconda, era la coda 🙂 . E avevo anche pensato a qualche idea per prepararla. Poi vengo qui e… ok, facciamo che ho scherzato e copio tutto 🙂 Bravissima, piatto centrato, in linea con quello che mi aspettavo dalla sfida (e pure qualcosa di più)
Ciao, bel piatto, trovo il risultato e il colore assai affascinanti…
Non per pignoleria o saccenza, vorrei correggerti solo in un punto (perché anche tanti professionisti lo ripetono come un mantra, esponendosi a brutte figure): rosolare un pezzo di carne non serve assolutamente a chiudere i pori o a sigillare cellule o altro, solo a renderla più gustosa grazie alla reazione di Maillard (e dunque alla caramellizzazione).
Si tratta di un mito culinario, ma non ha nessun fondamento scientifico, anche se tutti noi abbiamo visto film di guerra o di azione dove le ferite vengono cauterizzate abbrustolendo qualche personaggio malridotto.
In realtà diversi test scientifici dimostrano esattamente il contrario per quel che riguarda i nostri cibi (rosolare fa perdere più succhi rispetto a non rosolare). A noi interessa solo che il piatto sia più gustoso!
Cfr Harold McGee o il blog di Dario Bressanini (del resto, credo che alcuni testi di scuola alberghiera ripetano ancora quest’errore, assolutamente non necessario).